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Obama a Roma, manifesti MSE: “Roma sta con Putin”

La città blindata si prepara ad accogliere il presidente americano

ROMA BLINDATA. La Città Eterna si prepara ad accogliere il Presidente Obama che arriverà a Roma stasera per una serie di appuntamenti istituzionali. 
La Capitale ha predisposto un imponente schieramento di forze di sicurezza: secondo l' ANSA gli 007 statunitensi sarebbero già attivi da diversi giorni nel centro di Roma, mescolati tra i turisti, e la Questura è scesa in campo con l' impiego complessivo di un migliaio di uomini tra Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e Forestale. Gli artificieri e le unità cinofile si occuperanno di garantire la tutela del percorso del corteo presidenziale, mentre elicotteri e tiratori scelti dislocati sui palazzi vigileranno sulla sicurezza. 

Nel pomeriggio di giovedì 27 anche il Colosseo, che ospiterà Obama per una visita turistica, sarà blindato: la struttura sarà chiusa al pubblico, le fermate degli autobus soppresse e la omonima metropolitana resterà chiusa. Anche le vie limitrofe ed il parco di Colle Oppio saranno probabilmente sgomberate dalle auto e l' accesso sarà vietato. 
 

GLI APPUNTAMENTI. L' agenda di Obama prevede per il 27 Marzo un primo incontro con Papa Francesco in Vaticano, un pranzo con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Quirinale, e per finire un incontro con il premier Matteo Renzi a Villa Madama. 
Nel pomeriggio il Presidente sarà guidato da un archeologo per la visita del Colosseo.
 

CURIOSITA'. Tra le rigidissime misure di sicurezza adottate sembra che il cibo, il sapone ed altri prodotti personali destinati al Presidente Obama, siano arrivati direttamente dagli USA a bordo degli aerei C-130, dopo essere stati accuratamente controllati.  

LA PROTESTA. Stamattina sono stati affissi sulle mura della Capitale numerosi manifesti a firma del Movimento Sociale Europeo e di altre sigle romane, riportanti la frase: "Roma sta con Putin, Obama ospite indesiderato", comparsi in occasione della visita del Presidente americano. 

La frase si riferisce probabilmente alle tensioni tra USA e Federazione Russa in relazione alla questione Ucraina, come spiega il Movimento Sociale Europeo in una nota: "Obama è il simbolo del peggiore imperialismo americano, quello intriso di buonismo e filantropia ma che nei fatti si oppone ai Paesi non allineati con guerre, come nel caso della Libia, o sostenendo il terrorismo in Siria. Ora è il turno dell’Ucraina e l’opera di divisione dell’Europa dal suo naturale interlocutore, la Russia, è qualcosa che non possiamo accettare. Alla demonizzazione di Putin e delle politiche russe rispondiamo ricordando di come l’Europa sia tuttora occupata da più di 110.000 soldati americani e da 170 basi e installazioni americane, non abbia voce in capitolo in politica estera, se non attenendosi ai diktat NATO, pagando con la crisi la sottomissione al modello economico americano". 

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