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Obbligo del Pos e commissioni alte. Ecco la ragionevole proposta per coinvolgere MPS

Il costo annuo per ogni attività commerciale, artigianale e professionale, per avere un POS, si aggira dai 400 euro in su

POS, pagamenti elettronici

POS, pagamenti elettronici

L’obbligo di avere un POS per le attività commerciali, artigianali e professionali viene stabilito dall’art. 15 del D.L. 179/2012 mentre le sanzioni, per chi non assicura la possibilità di accettare questo metodo di pagamento è stata introdotta nell’art. 189 del cosiddetto decreto PNRR2 del D.L. 36/2022.

POS, pagamenti elettronici
POS, pagamenti elettronici

Infatti, la sanzione è di € 30,00 per chi rifiuta la transazione oltre al 4% del valore della stessa. Quindi per tutti coloro che svolgono l’attività di vendita di prodotti o di servizi e per tutti gli esercenti e i professionisti.

Tutti gli interessati, attraverso le associazioni di categoria, hanno fatto presente al Governo -che emana le leggi e che, per la loro esecuzione, fa pagare sempre i cittadini e non chi beneficia dell’incremento del lavoro e del profitto- gli alti costi bancari e non solo. Ma gli incentivi statali, per aiutare a ripagare le spese di attivazione dei POS non possono bastare anche perché non vengono toccate le “prebende” di chi, nel gioco, fa la parte del leone: le banche.

Quindi la “mancetta” ovvero la riduzione dal 30% al 100% vale solo per chi ha un registratore di cassa elettronico.

Irragionevolezze legislative

E’ vero che l’obiettivo è combattere l’evasione fiscale e le attività criminali (sic!) ma chi vende “droga” accetta forse pagamenti tramite POS? E chi chiede il “pizzo” o chi pretende la “tangente” porta con se il POS e permette il pagamento tramite POS?

In conclusione le attività criminali rimangono non controllate e chi fa attività regolare viene considerato come se fosse criminale proprio perché obbligato. Ma allora chi deve svolgere i controlli dove stà? Perché limitare la libertà dei cittadini in nome di una evasione che per certi versi è eclatante solo per le attività criminali?

Obbligo del Pos: una proposta concreta

Il costo annuo per ogni attività commerciale, artigianale e professionale per avere un POS si aggira dai 400 euro in su. Quindi si va ad “ingrassare” solo le banche. Per legge si obbligano i cittadini ma il governo non obbliga anche le banche a chiedere percentuali oneste per le transazioni da POS. (in Italia si calcola che vi sono circa 20 milioni di transazioni al giorno che, agli attuali costi rendono circa 3 miliardi di euro all’anno alle banche.

Salvare Monte Paschi di Siena potrebbe costare 717 euro a famiglia italiana, infatti il valore che supporterà il MEF è di circa 1,6 miliardi di euro. Soldi dei contribuenti che gli stessi non rivedranno mai la restituzione. Allora, perché non concedere al MPS di controllare e gestire tutte le transazioni POS in Italia ad un costo unitario che va da 0,05 centesimi ad un massimo di 0,15 centesimi?

Mille transazioni annue costerebbero agli esercenti obbligati e ai clienti un massimo di 50 euro annui e renderebbero al MPS un introito di almeno 1,8 miliardi di euro permettendo così allo STATO, ai cittadini, di risparmiare le “donazioni” a fondo perduto e gettate al vento, utilizzando quelle risorse per scopi più umanitari.

Ecco, forse perché gli italiani pensano che il “nero” stia meglio nelle loro tasche che nelle casse di uno Stato che brucia risorse importanti per salvare non chi vive nella povertà e nell’indigenza ma chi naviga e gioca con la ricchezza.

Alessando Spaziani