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Olive NERE, non credere più a quello che ti hanno sempre detto | Tra gli ingredienti ce n’è uno che hai sempre ignorato: eccolo

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Ami le olive nere ma ne senti di tutti i colori su di esse? Tranquillo, ti spieghiamo tutto noi

Le olive sono tra i frutti più antichi e apprezzati della tradizione mediterranea, con una storia millenaria che ha origine già nell’era degli antichi Greci e Romani. Questa pianta, l’olivo, è considerata un simbolo di pace e prosperità, oltre che un elemento chiave delle tradizioni culinarie di numerose culture.

Oggi, le olive sono presenti in moltissime ricette e apprezzate sia in forma naturale, negli antipasti o come snack, che trasformate in prodotti pregiati, come l’olio d’oliva, noto per le sue proprietà salutari.

Esistono molte varietà di olive, che si distinguono per colore, sapore e caratteristiche organolettiche. Le olive verdi, generalmente raccolte prima della maturazione completa, hanno un sapore più amarognolo, mentre le olive nere, raccolte più mature, sono più dolci e morbide.

Da esse si ricava il famoso olio extravergine d’oliva, considerato uno degli oli più pregiati e salutari al mondo, essenziale nella dieta mediterranea. Oltre all’olio, le olive sono protagoniste in numerose pietanze, come tapenade, insalate e salse, o consumate direttamente in salamoia.

La cattiva reputazione delle olive

Tuttavia, sulle olive, e in particolare su quelle nere, esistono vari miti e informazioni spesso contrastanti. Uno dei principali dibattiti riguarda proprio il colore delle olive. Alcuni sostengono che le olive nere in realtà non esistano in natura, e che siano semplicemente olive verdi trattate per assumere una colorazione più scura.

Questa convinzione ha alimentato per anni una certa diffidenza nei confronti delle olive nere, con molte persone preoccupate che il processo di colorazione potesse essere nocivo per la salute.

In passato, le olive venivano raccolte e trattate quasi esclusivamente a mano, un processo lento e faticoso che garantiva un controllo diretto sulla qualità del prodotto. Oggi, invece, le tecniche di raccolta e trasformazione delle olive si sono evolute verso una produzione più industrializzata, che consente di rispondere alla crescente domanda globale. Questo passaggio ha portato ad alcune modifiche nei metodi di conservazione e lavorazione, inclusi stabilizzanti che aiutano a preservare l’aspetto e la consistenza delle olive nere.

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Gli ingredienti sconosciuti

Uno dei punti più dibattuti riguarda l’uso del gluconato ferroso, una sostanza utilizzata per mantenere il colore nero nelle olive trattate. Secondo quanto riportato dal profilo del nutrizionista Dr. Walter Antonucci, il gluconato ferroso è un additivo sicuro, utilizzato solo per stabilizzare il colore e non presenta rischi per la salute. Grazie a questo stabilizzante, le olive nere conservano la loro tonalità scura e uniforme, offrendo un aspetto estetico migliore per i consumatori, senza intaccare in alcun modo la qualità o la sicurezza del prodotto.

Infine, è importante chiarire che le olive nere esistono anche in natura, e che molte di esse sono ottenute tramite un processo di maturazione naturale. Tuttavia, per garantire una disponibilità costante sul mercato e rispondere ai gusti dei consumatori, il gluconato ferroso viene aggiunto in alcune varietà trattate industrialmente, rendendole esteticamente più piacevoli e dal nero più uniforme. In questo modo, i consumatori possono continuare a gustare le olive nere senza timori, consapevoli che si tratta di un prodotto sicuro e naturalmente ricco di proprietà nutritive.