Omaggio a Fabrizio de Andrè con Cristina Donà e la sua band
Quando mi ha proposto di cantare De André ho pensato subito che era necessario trovare una strada o meglio un filo rosso
Sabato 23 luglio ancora una Prima a Roma alla CASA del JAZZ, per “I Concerti nel Parco”, Amore che vieni, amore che vai, un nuovo progetto-omaggio a Fabrizio de Andrè dedicato alle donne delle sue canzoni, ma non solo, da parte di un gruppo di musicisti di grande talento e spessore artistico: CRISTINA DONA’, voce, RITA MARCOTULLI, pianoforte, ENZO PIETROPAOLI, contrabasso, FABRIZIO BOSSO, tromba, JAVIER GIROTTO, sax, SAVERIO LANZA, chitarra elettrica, CRISTIANO CALCAGNILE, batteria percussioni.
Ecco dalle parole di Cristina Donà la genesi del progetto: “Questo meraviglioso progetto, al quale sono già molto legata è nato da un’idea di Ero Righi (Ater Emilia Romagna). Il principio è unire dei grandi musicisti jazz a una voce che arriva dal pop o dal rock.
Quando mi ha proposto di cantare De André ho pensato subito che era necessario trovare una strada o meglio un filo rosso che potesse dar senso sia alla mia interpretazione che alla scelta dei brani e così è nata l’idea di abbracciare quei brani del suo repertorio che hanno come protagoniste le figure femminili, personaggi alle prese con la solitudine, l’amore, il degrado la fatica di vivere, tutte scolpite in modo magistrale senza mai retorica né giudizio.
Non è una scaletta interamente dedicata alle donne ma a loro è riservato ampissimo spazio. Per me è un grandissimo privilegio, anzi per dirla alla De André “un privilegio raro” intonare le sue canzoni e farlo accompagnata da musicisti incredibili come quelli che compongono questo gruppo. E’ un viaggio che scuote, commuove, apre gli occhi e regala profondità alle nostre vite costrette sempre più a navigare sulla superficie della realtà.”
In un angolo della memoria, molti di noi hanno protetto alcune canzoni: vuoi per ricordare l’accendersi veloce di una passione d’amore che si pensava eterna, o al contrario, la sua incertezza e mutevolezza.Per ricordare personaggi tanto simbolici quanto teneri o paradossali, romantici o beffardi; ironici, carichi di un’allegria che si trasforma in lieve cinismo ma anche portatori di un’etica civile tanto moderna quanto oggi spesso dimenticata.
Molte di queste canzoni e di questi personaggi appartengono alla poetica di Fabrizio De André: una poetica colta, curiosa della vita, attenta al mondo e alle sue ingiustizie e gran parte di essa era dedicata alle donne. Tutte.
A quelle che volano, che piangono; che amano riamate o che vengono lasciate e diventano storie struggenti… quelle che creano il mondo, lo amano ma vorrebbero cambiarlo per essere felici. Paul Eluard ha scritto: “ci sono parole che aiutano a vivere e sono parole innocenti” e le parole dedicate da Faber alle donne sono tutte parole innocenti: da Maria a Boccadirosa…
Casa del Jazz via di Porta Ardeatina Roma