Omicidio Anagnina, “100 mila euro sui killer di Pietro Pace”
“Pietro era un bravo ragazzo” così dichiara il padre dell’uomo ucciso, ultimamente si vedeva con una donna sposata
"Pietro, Pietro, Pietro". Non riesce a smettere di pronunciare il nome del figlio la signora Pace. Uno choc senza precedenti che ha finito per destabilizzare la vita della famiglia romana. In un'intervista recente, il padre di Pietro ci racconta che probabilmente dietro la brutale esecuzione del figlio si nasconde un movente passionale. L'uomo racconta che Pietro, ormai separato dalla vecchia compagna, ultimamente stava frequentando una donna sposata, il cui marito, secondo lui, sarebbe in carcere. Da qui, dunque, potrebbe essersi scatenato l'inferno.
Il signor Pace aggiunge inoltre una "taglia" per chi porterà informazioni sui killer del figlio di ben 100 mila euro. "I responsabili devono pagarla, devono fare i conti con me" continua l'uomo con gli occhi lividi di rabbia e lacrime. L'ultima telefonata di Pietro è stata fatta alla madre poco prima della tragedia " Erano quasi le 20,30 quando Pietro ha telefonato a mia moglie – ricorda l'uomo – come faceva tutti i giorni da quando era in vacanza. Era tranquillo e le ha detto che aveva appena finito di lavorare, e forse sarebbe passato a casa nostra ad innaffiare i miei 'amati' peperoncini".
Non aveva dimostrato particolari preoccupazioni o stranezze negli ultimi tempi. Nessun caso o episodio sospetto che potesse far pensare all'inevitabile. Ma come può un uomo morire senza motivo? E soprattutto, è giusto mettere una taglia sulla testa di qualcuno? Domande lecite alle quali è difficile rispondere. Anzi, alle quali non si può rispondere. Potremmo dire che non è giusto, ma come si può non comprendere il "furor" del padre che all'improvviso si è visto privato del bene più prezioso. Visto, ad esempio, gli esiti insoddisfacenti e spesso contradditori della lenta ed inefficente macchina della giustizia italiana, potremmo azzardare che sia giusto!
La parola giustizia, da tempo orbata dagli avvenimenti di cronaca, continua a generare significati fraintendibili.