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Omicidio Cerciello Rega, la Cassazione annulla la condanna: nuovo processo per Gabriel Hjorth

L’omicidio di Mario Cerciello Rega rimane una ferita aperta per l’Arma dei Carabinieri e per la sua famiglia

Mario Cerciello Rega

Mario Cerciello Rega

Nuovo capitolo giudiziario per Gabriel Natale Hjorth, l’italoamericano coinvolto nell’omicidio del vicebrigadiere dei Carabinieri Mario Cerciello Rega, avvenuto a Roma nella notte tra il 25 e il 26 luglio 2019. La Corte di Cassazione ha annullato la condanna inflitta in appello, aprendo la strada a un terzo processo per il giovane, attualmente ai domiciliari a Fregene.

Il verdetto della Cassazione

La Suprema Corte, accogliendo i motivi di ricorso della difesa, ha stabilito che il procedimento a carico di Hjorth dovrà essere riesaminato. Il provvedimento potrebbe incidere in maniera significativa sulla sua posizione, riaprendo il dibattito sulla sua effettiva responsabilità nel crimine che ha scosso l’opinione pubblica italiana.

Secondo i legali dell’imputato, l’annullamento della condanna rappresenta un punto di svolta: “La decisione della Cassazione dimostra che ci sono aspetti della vicenda che meritano un ulteriore approfondimento”, ha dichiarato l’avvocato Francesco Petrelli. “Attendiamo di conoscere le motivazioni della sentenza, ma è chiaro che il quadro accusatorio nei confronti del nostro assistito dovrà essere rivalutato”.

La vicenda giudiziaria

Gabriel Natale Hjorth era stato inizialmente condannato all’ergastolo in primo grado insieme a Finnegan Lee Elder, l’amico che materialmente sferrò le undici coltellate fatali a Cerciello Rega. Successivamente, la Corte d’Appello aveva ridotto la pena a Hjorth a 22 anni di reclusione, riconoscendogli un ruolo non primario nell’aggressione.

L’omicidio avvenne nel quartiere Prati, nel corso di un’operazione in borghese condotta dai carabinieri per recuperare una borsa sottratta da Elder e Hjorth durante un tentativo di estorsione a un pusher. Secondo l’accusa, i due giovani avrebbero agito con estrema violenza, senza rendersi conto che le loro vittime erano militari dell’Arma. La difesa, invece, ha sempre sostenuto che i ragazzi fossero in preda alla paura e convinti di trovarsi di fronte a malintenzionati.

Le conseguenze del nuovo processo

L’annullamento della sentenza d’appello impone ora ai giudici di rivalutare il caso, con possibili ripercussioni sulla durata della pena di Hjorth. Il giovane si trova attualmente ai domiciliari nella residenza di famiglia a Fregene, in attesa di nuove determinazioni da parte della magistratura.

Fonti giudiziarie indicano che il nuovo processo potrebbe ripartire già nei prossimi mesi. La decisione della Cassazione potrebbe inoltre riaccendere il dibattito sulle garanzie procedurali offerte agli imputati stranieri e sulle condizioni della giustizia italiana nei casi di particolare risonanza mediatica.

L’omicidio di Mario Cerciello Rega rimane una ferita aperta per l’Arma dei Carabinieri e per la sua famiglia, che ha sempre chiesto giustizia per la brutale aggressione subita dal militare.