Omicidio Colleferro, ecco l’audio della telefonata al 112 per soccorrere Willy
Willy Monteiro, l’audio della prima chiamata al 112, un ragazzo con un tono preoccupato e concitato chiede presto soccorsi: “ragazzo è stato menato”
L’audio della prima chiamata al 112 dopo il pestaggio che ha ucciso Willy Monteiro è impressionante e drammatico, un ragazzo chiede aiuto implorando che i soccorsi arrivino presto. Fornirà elementi utili alle indagini per scoprire orari e movimenti precisi relativi ai fatti.
Intanto, sabato 12 settembre si svolgeranno a Paliano, la città in cui risiedeva, i funerali di Willy Monteiro Duarte, ucciso nella notte tra 5 e 6 settembre a Colleferro in una rissa che stava tentando di sedare. Mercoledì l’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Tor Vergata ha svolto l’autopsia, rilevando le molteplici fratture e lesioni agli organi che hanno condotto all’arresto cardiaco.
Willy a terra, l’audio del 112
Questo l’audio della prima chiamata effettuata al 112 dopo il pestaggio, chiamata che purtroppo non è servita a salvare il 21enne. Un ragazzo con tono concitato e con voce preoccupata chiede soccorsi subito “C’è un ragazzo che è stato menato”.
Willy faceva il cuoco, amava il calcio, aveva amici, desideri e progetti. Ma quella chiamata non è bastata a salvarli.
Gli indagati
Tre degli indagati, i fratelli Marco e Gabriele Bianchi e Mario Pincarelli intanto restano in carcere nel penitenziario di Rebibbia, mentre Francesco Belleggia ha ottenuto gli arresti domiciliari. I Bianchi dichiarano di “Non aver nemmeno toccato Willy” e di essere intervenuti nella rissa già in corso come pacieri.
Diversa la versione di Belleggia: “I Bianchi mi dissero di tacere”, ha detto al gip, forse un patto di silenzio che i quattro avrebbero stretto in auto, forse dopo la rissa.
I quattro, scrive Ansa, sono tutti accusati di omicidio preterintenzionale in concorso. Alla luce degli elementi raccolti e delle testimonianze, le accuse potrebbero aggravarsi in omicidio volontario. Inoltre, potrebbero subentrare nuovi indagati, coinvolti nel pestaggio omicida, la loro posizione è al vaglio degli inquirenti.