Omicidio Colleferro, per uno degli imputati l’accusa è omicidio volontario
Uno dei 5 della banda è accusato di omicidio volontario, arriva anche la testimonianza dell’amico che Willy voleva difendere
Omicidio Colleferro, le indagini proseguono. Erano in cinque, nerboruti e allenati per far male, e lo hanno picchiato a sangue per venti minuti, fino ad uccidere Willy Monteiro Duarte, 21enne di Paliano. Erano circa le due di notte tra sabato e domenica scorsa, a Colleferro, in provincia di Roma. Appassionato di calcio, cuoco di professione, gioioso per carattere.
La banda era invece nota per le botte, le minacce, le arie da bulli : Pare che un soggetto del gruppo avesse perfino picchiato un vigile urbano che gli intimava di indossare la mascherina anti-Covid.
Omicidio Colleferro: da preterintenzionale a volontario
Per uno dei cinque imputati il reato si aggrava passando da omicidio preterintenzionale a omicidio volontario. I criminali avrebbero perfino interrotto la luce dei lampioni per non essere “disturbati” mentre massacravano di calci e pugni il ragazzo. Solo, inerme, a terra. Secondo gli investigatori non vi sarebbe invece “nessuna implicazione razziale” nel delitto, eppure uno dei 5 avrebbe detto ai familiari che Willy “era solo un immigrato”, come riporta la Repubblica.
Domani, 9 settembre, verrà svolta l’autopsia che aiuterà a comprendere l’esatta causa della morte del giovane. Purtroppo, nonostante quanto dichiarato dal sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna le telecamere non erano direzionate nel punto in cui Willy è stato ucciso.
La madre Lucia non si da pace, si tormenta di rimorsi, le resta solo il rimpianto di “averlo lasciato uscire”.
Per gli altri due ragazzi coinvolti nella rissa, in cui Willy era intervenuto per sedare gli animi, la prognosi medica è di dieci giorni. Nel frattempo sul Corriere della sera parla l’amico di Willy, Federico Zurma, ex compagno di classe della vittima, dicendo di essere lui il vero bersaglio della banda, “Willy mi ha salvato dai picchiatori” dichiara oggi.