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Omicidio Luca Sacchi, Anastasia e le coordinate errate del conto di Luca

Anastasia dopo la morte di Luca fornì ai genitori del ragazzo coordinate errate del conto del figlio

Sono molte le novità investigative, molte da far venire i brividi, che emergono dalle indagini sull'omicidio di Luca sacchi, freddato il 23 ottobre con un colpo di pistola alla testa nel quartiere Appio-Latino. 

A partire dall'intercettazione di valerio Del grosso, che al telefono con marcello De Propris dice "Vengo a prendermi quella cosa e glieli levo tutti e settanta", quella cosa è quasi certamente la pistola e i settanta sono evidentemente i 70mila euro contenuti nello zaino di Anastasia. proprio Anastasia, che nonostante facesse la baby-sitter e vivesse in casa con il suo fidanzato e i genitori, una settimana prima dell'incontro per la compra-vendita, aveva versato una caparra di 900 euro per l'affitto di un appartamento in zona Appio-Latino. Forse in quell'appartamento erano intenzionati a convivere Luca e Anastasia, con Princi e la sua fidanzata. Infatti, secondo un amico di Luca, Domenico Munoz, il ragazzo non era completamente all'oscuro che la fidanzata avesse a che fare con i giri dello spaccio: lui era presente al momento dell'assassinio, e in qualità di super-testimone racconta che Anastasia, prima del colpo, disse a Luca che tutto era a posto e Luca annuì, come se sapesse qualcosa di quell'incontro serale. 

Dunque la ragazza sapeva che la sua vita stava per cambiare…ma non sapeva probabilmente in che direzione. Immaginava una nuova casa, un futuro con gli amici e il compagno, ma non di certo in carcere. I suoi rapporti con la famiglia del fidanzato erano tesi e sempre più incrinati, la ragazza infatti si è esprimeva con insulti e offese verso la madre di Luca "una cozza, una botte che non ha mai lavorato".

I genitori del personal trainer denunciano poi che i codici della banca per accedere al conto del bed and breakfast di cui era proprietario Luca sacchi, erano sempre stati tenuti da Anastasia, che però il giorno dopo la morte del ragazzo li avrebbe forniti errati ai genitori di lui, e poi ci sono le grosse cifre prelevate prima morte di Luca. 

 

La frase di Giovanni Princi

C'è poi una frase riferita da un testimone, che sarebbe stata pronunciata da Giovanni Princi, in ospedale, mentre il suo ex compagno di scuola Luca Sacchi, moriva "Se Luca è morto andiamo a farci una birra e un panino che sto morendo di fame". Giovanni Princi ha un ruolo di primo piano secondo gli investigatori, era lui ad amministrare la compravendita di marijuana che ha portato alla morte di Luca. 

Valerio Del Grosso, esecutore materiale con Marcello de Propris, è ora in isolamento nel carcere Regina Coeli, controllato a vista perché non compia gesti inconsulti, dice di essere pentito, prega e legge i Vangeli, chiede ogni giorno di incontrare un sacerdote mentre i genitori lo visitano una volta a settimana. 

 

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