Omicidio Luca Sacchi, pm: “Grilletto premuto con violenza gratuita”
“L’omicidio una vicenda paradossale. C’è chi ha da subito mistificato i fatti, con veri e propri depistaggi”
Come riportato da Adnkronos, la pm Giulia Guccione è intervenuta nella requisitoria nell’aula bunker di Rebibbia, in merito al processo per l’omicidio di Luca Sacchi, ucciso con un colpo di pistola alla testa nell’ottobre del 2019, davanti a un pub in zona Colli Albani, a Roma.
“La vittima è stata fatta passare come accusato”
“L’omicidio di Luca è stata una vicenda paradossale. La vittima è stata fatta passare come accusato. In questo processo c’è chi ha da subito mistificato i fatti, con veri e propri depistaggi, cercando di far passare tutto come una rapina andata male” dichiara la pubblico ministero.
A processo con rito ordinario, sono presenti i due ventenni di San Basilio protagonisti dell’agguato, Valerio Del Grosso (autore materiale del delitto) e Paolo Pirino; Marcello De Propris, colui che consegnò la pistola; Armando, il padre di De Propris, accusato di detenzione dell’arma del delitto.
Davanti alla prima Corte di Assise anche Anastasiya Kylemnyk, parte lesa nel procedimento perché vittima della rapina dello zainetto (all’interno di esso ci sarebbero stati 70mila euro per comprare 15 chili di marijuana), ma coinvolta nella seconda parte dell’inchiesta per violazione della legge sugli stupefacenti.
“Grilletto premuto con violenza gratuita”
“Giovanni Princi – prosegue Guccione -, che ha tradito l’amico Luca, Anastasia, che inizialmente ha mentito e poi ha continuato a omettere i fatti. Senza questi atteggiamenti oggi avremmo maggiori elementi. Fortunatamente abbiamo potuto chiarire e comprendere il contesto in cui è avvenuto questo omicidio.
Sono bastati 31 secondi per togliere la vita a Luca Sacchi, ma perché è stato ucciso? Lo zaino era già nelle mani di Pirino. Il grilletto è quindi stato premuto da Del Grosso con gratuita violenza” conclude la pm nella requisitoria.