Omicidio Primavalle, papà Michelle Causo: “Nessun pentimento dall’assassino di mia figlia”
“Chi ha ucciso mia figlia non è un uomo, è un ‘essere deplorevole’,” ha detto Gianluca Causo. “Michelle è stata uccisa per aver difeso un’amica, la fidanzata dell’assassino”
Il 18enne cingalese che ha confessato l’omicidio di Michelle Causo, abbandonando il suo corpo in un carrello della spesa, ha parlato ieri in Tribunale. Gianluca Causo, padre della vittima, ha espresso la sua rabbia e il suo dolore in un’intervista con Silvia Mancinelli di AdnKronos.
Ieri le dichiarazioni del 18enne cingalese in Tribunale
“Chi ha ucciso mia figlia non è un uomo, è un ‘essere deplorevole’,” ha dichiarato Gianluca. “Michelle è stata uccisa per aver difeso un’amica, la fidanzata dell’assassino, dicendogli di smetterla di picchiarla. Lui ha preso un coltello e l’ha colpita al collo. La mia anima è morta con Michelle. Spero che l’assassino passi il resto dei suoi giorni in carcere.”
Il padre sottolinea la premeditazione dell’omicidio: “Lui aveva già pianificato tutto, cercando su internet come uccidere una persona e dove nascondere il corpo.”
Nessun rimorso dal colpevole
Gianluca Causo ha notato l’assenza di rimorso o pentimento durante l’interrogatorio del giovane: “Ha cercato solo di giustificarsi, senza mai mostrare vergogna o pentimento. Voleva evitare l’accusa di premeditazione perché sa che sarebbe stata più dura.”
Nessuna scusa ricevuta
“Non abbiamo mai ricevuto scuse né da lui né dalla madre, che ha lasciato Roma per stare vicino al carcere dove è recluso il figlio,” continua Gianluca. “Se a Napoli hanno dato 20 anni all’assassino del giovane musicista Giovanni Battista Cutolo, per l’assassino di mia figlia mi aspetto almeno 28 anni.”
Vita segnata dal dolore
“La nostra vita è segnata. Michelle è il mio primo pensiero al mattino e l’ultimo prima di dormire. Ho detto ai giudici che quell’essere deve pregare Dio di restare in carcere il più a lungo possibile,” conclude il padre.