Omicidio Sacchi, le intercettazioni: indagati preoccupati di ritorsioni in carcere
Le intercettazioni in cui gli imputati parlano con parenti o altri detenuti sono state accolte dalla Corte D’Assise
Ore e ore di registrazione che provano come i due ex complici siano diventati rivali. I dubbi sul vero ruolo di Anastasiya, la fidanzata del personal trainer ucciso nel corso di un affare di droga andato male. E la paura delle ritorsioni di altri detenuti , perché la legge del carcere è diversa da quella del Tribunale.
“È un infame fracico, me vorrebbe fa accollà tutto a me”, si sfoga Valerio Del Grosso parlando di Paolo Pirino, l’amico che quel giorno di due anni fa, il 23 ottobre, ha trasformato un affare di droga in una rapina. Ancora Valerio Del Grosso su Paolo Pirino: “Paoletto ha preso a bastonate una donna , tra le leggi del carcere, hai capito come?”. La donna sarebbe la fidanzata di Giovanni Princi e non Anastasiya Kylemnyk. Così, secondo quanto riporta la Repubblica.
La corte d’assise di Roma ha dunque rigettato le istanze di nullità avanzate nell’udienza dell’8 ottobre dagli avvocati delle difese nel processo per l’omicidio di Luca Sacchi ucciso a Colli Albani la sera del 23 ottobre 2019. Si tratta di registrazioni ambientali realizzate dagli inquirenti nel corso di un altro procedimento penale, in cui parlano alcuni degli imputati detenuti con altri detenuti, oppure con parenti. Le intercettazioni depositate dalla procura di Roma sono dunque state accolte.