Omicidio-suicidio a Infernetto, una storia d’amore da raccontare
“I miei giorni felici li ho vissuti con te, sono l’unica cosa, che sia tutta per me”
A volte e quante volte non ci è dato sapere, cercare la risposta ad un perché, è come avventarsi contro un muro di gomma. Ricacciati indietro, fintanto che l'ostinazione alimenta la forza che resta, quel muro di gomma non si muove da dove si trova e non si cura di aver pietà. Quel muro di gomma che respinge i nostri perchè, è un arciere espertissimo e sa bene come scagliare le sue frecce. Ricordate 'I miei giorni felici', di Santino Rocchetti? "I miei giorni felici li ho vissuti con te, un'estate improvvisa che sapeva di te. Ti mettevi un sorriso per venire da me, i miei giorni felici, prima d'ogni perchè". Sempre là torniamo e quel perchè fa paura.
C'è una storia d'amore da raccontare, un' esistenza vissuta insieme per oltre quarant'anni nella condivisione di tutto, una coppia modello, appassionata di viaggi, della vita, fino al tragico epilogo che nessuno al mondo, nemmeno per sogno avrebbe immaginato. Un gesto folle, incomprensibile. Neanche il tempo di un respiro e tutto è finito. Carlo, 65 anni e Gisella, 59, affiatati e entusiasti come adolescenti alla loro prima esperienza. Si conobbero per caso, lei studentessa di architettura, lui, arruolato nell'Aeronautica Militare. Chi li ha conosciuti bene, non sa capacitarsi dell'accaduto, testimoniando le qualità umane di una coppia modello che faceva invidia a molti. Allo scoccare della mezzanotte dell'ultimo San Valentino, attraverso il profilo on line, c'è una foto che li ritrae abbracciati durante una vacanza in Sicilia.
Da qui comincia la serie di perché, delle motivazioni che hanno portato Carlo ad uccidere Gisella, colpendola con un mortaio, per poi impiccarsi nel giardino di casa, in via Valfloriana 32, all'Infernetto. La segnalazione di un amico comune, ha allertato i carabinieri che, giunti sul luogo, hanno trovato il corpo della donna riverso a terra in un lago di sangue. Dalle prime indiscrezione emerse, sembra che Carlo soffrisse da qualche tempo a causa di seri problemi di salute. Probabilmente era stanco, giù di morale per le frequenti ricadute, tanto da non escludere il drammatico gesto che lo avrebbe indotto a porre fine ai suoi giorni insieme alla sua adorata compagna. "I miei giorni felici li ho vissuti con te, sono l'unica cosa, che sia tutta per me". E i perchè si susseguono senza sosta, come frecce appuntite scagliate da quel muro di gomma che non ha pietà.