Omicidio Willy, Gabriele Bianchi accusa Belleggia e il fratello minimizza: “Solo un calcio”
“A Willy solo un calcio”: continuano le accuse reciproche tra i partecipanti al pestaggio violentissimo che ha ucciso Willy Monteiro Duarte
Continuano le accuse reciproche tra i partecipanti al pestaggio violentissimo che ucciso Willy Monteiro Duarte a Colleferro, la notte tra 5 e 6 settembre. I quattro indagati, rimpallano l’uno con l’altro diverse versioni mentre le indagini proseguono ascoltando testimoni e ricostruendo i fatti. Tracce del sangue della vittima sono state trovate su tutti e quattro gli indagati. Tre di loro, i due Bianchi e Mario Pincarelli restano nel carcere romano di Rebibbia.
Le parole di Francesco Belleggia
“Marco va subito diretto da Willy e gli tira un calcio frontale sul petto, Willy sbatte contro la macchina, gli rivà contro, però Marco comincia a menà e Gabriele mena l’altro amico”, questa la dichiarazione di Francesco Belleggia, che si è reso disponibile a collaborare con gli inquirenti. La sua versione è stata giudicata attendibile dagli inquirenti.
Il magistrato ha spiegato che “dalla narrazione che mi fa Federico Zurma Belleggia non partecipa ai fatti ai danni di Willy“. Federico Zurma, amico di Willy, era forse il vero bersaglio della furia degli assassini, che Willy stava cercando difendere.
La versione di Marco Bianchi: “A Willy ho dato solo un calcio”
Secondo quanto raccontato da Marco Bianchi, invece, dopo il calcio sferrato da lui stesso, Willy si sarebbe alzato. Poi avrebbe sentito solo “urla e grida, tutte queste cose qui. Ma non è che sono stato lì”.
La versione di Gabriele Bianchi: “Belleggia vicino a Willy”
Secondo Gabriele Bianchi in immediata prossimità vittima si trovava Belleggia. “Non dico che cade a terra dopo l’intervento di Belleggia, dico che vicino a Willy c’era Belleggia”, ha specificato l’indagato, che quindi non si spinge a dire che Belleggia lo abbia colpito, ma afferma che la sua posizione era vicino al punto dove è morta la vittima.
Il gip non accoglie però la tesi di Gabriele. Inoltre, alcuni testimoni ascoltati dopo la rissa hanno smentito questa versione individuando proprio nei fratelli Bianchi gli autori più attivi nel pestaggio.