Prima pagina » Cronaca » Ospedali al top, Tor Vergata e Sant’Andrea tra i migliori: le eccellenze nella sanità romana

Ospedali al top, Tor Vergata e Sant’Andrea tra i migliori: le eccellenze nella sanità romana

I risultati del rapporto Agenas confermano che la sanità pubblica romana, pur tra mille problemi da risolvere, può contare su strutture di eccellenza

Policlinico Tor-Vergata, Roma

Policlinico Tor-Vergata, Roma

La sanità pubblica di Roma si distingue nel panorama nazionale grazie a due ospedali di punta: il Policlinico Tor Vergata e l’Azienda ospedaliera Sant’Andrea. Lo certifica il nuovo rapporto di Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), che ha individuato i cinque migliori ospedali italiani per organizzazione, includendo due strutture della Capitale accanto a eccellenze del Nord come l’Ao Santa Croce e Carle di Cuneo, l’Aou di Padova e il Policlinico San Matteo di Pavia.

Il metodo Agenas: valutazione a 360 gradi

La selezione effettuata da Agenas si basa su una rigorosa analisi di 27 indicatori suddivisi in quattro aree principali: accessibilità, processi organizzativi, sostenibilità economico-patrimoniale e investimenti. Sono state valutate tutte le 51 Aziende ospedaliere e Universitarie italiane, escluse quelle monospecialistiche e gli Irccs (Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico). L’obiettivo era creare un quadro omogeneo, individuando quattro cluster in base alla presenza dell’Università e al numero di posti letto (sopra o sotto le 700 unità).

Il risultato? Solo 13 aziende ospedaliere hanno ottenuto una valutazione complessiva buona, tra cui le romane Tor Vergata e Sant’Andrea.

Tor Vergata e Sant’Andrea: eccellenze capitoline

  • Policlinico Tor Vergata (PTV): Struttura universitaria di riferimento, il PTV si distingue per la combinazione di ricerca, assistenza e didattica, risultando un pilastro della sanità laziale. I suoi reparti di oncologia, cardiologia e chirurgia sono riconosciuti a livello nazionale per la qualità delle cure e l’efficienza dei processi.
  • Sant’Andrea: Ospedale universitario che coniuga tecnologia avanzata e attenzione al paziente. È rinomato per il rispetto dei tempi di attesa, soprattutto nei casi di interventi chirurgici complessi, e per il livello di attrattività delle sue prestazioni, che richiamano pazienti anche da fuori regione.

I punti di forza: accessibilità e organizzazione

Nella macroarea dell’accessibilità, Agenas ha analizzato aspetti cruciali come i tempi di attesa per interventi chirurgici, incluse quattro tipologie di operazioni oncologiche, e i dati sui pronto soccorso (tempo di permanenza e tasso di abbandono). Le performance migliori in quest’area si concentrano principalmente al Nord, ma Tor Vergata e Sant’Andrea spiccano per il rispetto degli standard anche a livello nazionale.

La valutazione dei processi organizzativi, invece, include parametri come efficienza, attrattività e appropriatezza. Qui le due strutture romane hanno dimostrato miglioramenti significativi rispetto al 2022, grazie a una gestione più efficace delle risorse e alla capacità di attrarre pazienti non solo dal Lazio ma anche da altre regioni.

Le aree critiche e le prospettive

A livello nazionale, il rapporto Agenas rileva una leggera flessione nell’area della sostenibilità economico-patrimoniale, un dato che riflette le difficoltà finanziarie del sistema sanitario pubblico. Tuttavia, le aziende laziali, e in particolare quelle romane, hanno mostrato buone capacità di contenimento dei costi e di ottimizzazione delle risorse.

L’area degli investimenti, invece, vede le performance migliori concentrate al Sud, con una sorpresa positiva: alcune aziende laziali si collocano tra quelle con il punteggio più alto.

Un futuro di eccellenza per Roma e il Lazio

I risultati del rapporto Agenas confermano che la sanità pubblica romana, pur tra i problemi di un sistema complesso e sottoposto a forti pressioni, può contare su strutture di eccellenza. Con un lavoro continuo su organizzazione, sostenibilità e investimenti, ospedali come Tor Vergata e Sant’Andrea non sono solo un modello regionale ma anche nazionale.

L’auspicio, come sottolineato da Agenas, è che queste performance possano tradursi in un miglioramento continuo, contribuendo a ridurre le disuguaglianze territoriali e a garantire ai cittadini l’accesso a cure di qualità, a prescindere dalla regione di residenza.