Ostia, aggredito dal datore di lavoro in stabilimento balneare
I fatti sul lungomare Amerigo Vespucci: un giovane costretto a 40 giorni di prognosi
E’ accaduto mercoledì scorso presso uno stabilimento balneare sul lungomare Amerigo Vespucci ad Ostia. La telefonata giunta al 113 segnalava l’aggressione da parte del datore di lavoro nei confronti di un suo dipendente. Quando gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Ostia sono arrivati sul posto, alcuni testimoni hanno raccontato loro che poco prima il gestore dello stabilimento, per motivi legati all’attività lavorativa ed in corso di accertamento, dopo aver rimproverato un assistente bagnino alle sue dipendenze, lo ha invitato ad entrare nel proprio ufficio.
Qui, dopo aver chiuso la porta, ha iniziato prima ad inveire nei suoi confronti e poi, con estrema violenza, a colpirlo sferrandogli pugni sul volto tanto che questi cadeva a terra. Vani i tentativi del giovane di fuggire dalla stanza a causa delle percosse che stava subendo. Udite le grida del giovane, un altro dipendente interveniva in suo aiuto e, dopo aver sfondato la porta, riusciva a bloccare la furia dell’uomo.
La vittima, soccorsa, è stata accompagnata in ospedale. Qui il personale medico gli ha riscontrato la frattura della parete mediale dell’orbita nonché una distrazione cervicale e contusioni varie. Ne avrà per 40 giorni. Al termine degli accertamenti l’aggressore è stato denunciato all’autorità giudiziaria per lesioni personali e sequestro di persona.