Palazzo Spada: ma i permessi ci sono tutti?
Interrogazione sull’avvio del cantiere di Palazzo Spada: il MoVimento 5 Stelle di Roma vuole fare chiarezza
Sarà il giardino di Palazzo Spada, oggi sede del Consiglio di Stato nonché dimora seicentesca che luogo de “La Grande Bellezza”, ad accogliere un nuovo parcheggio sotterraneo, che sarà realizzato per ospitare le automobili di servizio e quelle private dei dipendenti (per una capienza di circa 20 posti in tutti). La notizia è giunta fino in Campidoglio, dove è stata presentata un’interrogazione da parte di Daniele Frongia (M5S) per avere delucidazioni in merito ai “permessi delle competenti strutture di Roma Capitale”. Interrogazione, questa, che si aggiunge alla precedente, presentata dallo stesso Frongia lo scorso 4 marzo al sindaco di Roma Ignazio Marino.
Secondo quanto dichiarato da Oberdan Forlenza, il segretario generale del Consiglio di Stato, le autorizzazioni necessarie ci sono tutte: l’ok sarebbe arrivato proprio dalla Sovrintendenza. Con i fondi utilizzati per realizzare il parcheggio, saranno anche esposti al pubblico i reperti archeologici ritrovati in occasione dei primi scavi effettuati per realizzare il parcheggio che, secondo quanto riferisce lo stesso Forlenza, sono iniziati nel ’95-’96.
Dopo una serie di ricorsi e cavilli legali che hanno impedito la prosecuzione dei lavori, questi, sono ripresi qualche settimana fa. Nessun cartello, però, era apparso per segnalarlo. Almeno all’inizio, perché poi, quando la notizia è iniziata a circolare, un cartello di annuncio dei lavori è stato posizionato come avviso informativo sulla natura del cantiere.
“Se ne è scritto molto negli ultimi giorni. Ma forse è sfuggito un particolare, messo invece a fuoco dal M5S Roma con una interrogazione del 4 marzo: i permessi delle competenti strutture di Roma Capitale” – ha dichiarato Daniele Frongia. Che continua: “Il Segretario generale del Consiglio di Stato, Oberdan Forlenza, durante un incontro con i giornalisti per dar conto dei lavori a Palazzo Spada per la realizzazione di un parcheggio, ha dichiarato che l’opera, iniziata nel ‘95/’96, sarà portata a termine soltanto ora che sono stati definiti tutti i ricorsi pendenti, ottenute le autorizzazioni necessarie e individuate le soluzioni per rendere fruibili al pubblico i resti archeologici rinvenuti nel sottosuolo”.
Ma il Il Gruppo Capitolino M5S non si accontenta e precisa che “intende fare chiarezza sui permessi rilasciati dalle strutture di Roma Capitale e sul prosieguo dei lavori, nonché sugli aspetti legati alla sicurezza”. Dal momento che – osservano i 5S capitolini – “un tale intervento necessita del rilascio del Certificato di prevenzione incendi”, qualcuno si sarà “premurato di richiedere un esame del progetto ai Vigili del Fuoco?”. Per questo, nel testo dell’interrogazione, Frongia chiede di verificare “se siano state rispettate tutte le procedure nonché i vincoli normativi previsti per la realizzazione di opere pubbliche in una zona di così elevato pregio storico e culturale”.