Pandemia Covid: “Aumenteranno i ciechi”, “Molti infarti mortali erano evitabili”
“Quando diciamo positivi, non ci riferiamo a malati. E’ bene specificarlo”
“Milioni di visite ed esami sono stati cancellati a causa della pandemia da Covid-19. Le cure in ospedale, poi, non sono state eseguite. Questi dati e fatti non possono essere tralasciati”. E’ quanto dichiara Filomena Maggino, docente universitaria di Statistica all’Università “La Sapienza” di Roma, nonché presidente della cabina di regia “Benessere Italia” che afferisce a palazzo Chigi.
Dalle parole della professoressa, riportate sulle pagine de “Il Tempo”, trasuda una forte preoccupazione: “tutto ciò avrà un carico sociale enorme”, afferma la Maggino.
“Il numero dei ciechi aumenterà”
“Il presidente della Società italiana di oculistica a fine dicembre mi ha confidato che il numero dei ciechi aumenterà come conseguenza delle mancate cure che andavano fatte in ambiente protetto e che invece non sono state praticate”, rivela la presidente di “Benessere Italia”.
Eccesso mortalità non legato al Covid-19
“E’ un fenomeno difficile da quantificare e verificare. Da una parte c’è il sistema sanitario che ha dovuto sopportare una pressione senza precedenti. Dall’altra, ci sono molte persone che non sono andate in ospedale a curarsi per timore di essere contagiate.
I cardiologi mi hanno riferito di persone che non si sono mosse, che non hanno avuto l’assistenza necessaria nei primi minuti e sono andate incontro all’esito peggiore. Possiamo affermare che abbiamo sollevato un’emergenza nell’emergenza.
Le patologie più complicate
“Gli esperti dicono che le branche della medicina che ne hanno risentito più di tutte le altre sono la cardiologia e l‘oncologia. E’ importante definire il fenomeno prima di snocciolare dei dati.
Quando diciamo positivi, non ci riferiamo a malati. Non è detto che siano malati. E’ bene specificarlo – sottolinea Filomena Maggino – vorrei che questa informazione fosse data in modo più esplicito, più chiaro”.
“Comunicare e confrontare i dati, un errore di fondo”
“Vi è un errore di fondo nel comunicare e relazionare i dati. Dopo l’estate si sono rilevati i positivi. Prima invece si rivelavano i malati. E oggi si continua a confrontare i dati di ora con quelli di allora. Questo è un errore. Non sono dati confrontabili”, prosegue la docente universitaria sul quotidiano “Il Tempo”.
“I dati dei decessi se non vengono riportati per fasce di età diventano poco comprensibili. ‘Benessere Italia’ sta cercando di rispondere proprio a quei problemi di natura sanitaria non legati al Covid-19″, conclude Maggino.