Papa Francesco a due giorni dall’intervento sta bene: “Cammina e legge il giornale”
Secondo quanto riportano i medici e la Sala stampa vaticana, procede bene la degenza post-intervento del Papa al Policlinico Gemelli di Roma
Decorso ospedaliero regolare per Papa Francesco che, la sera di domenica 4 luglio, ha subito un intervento al colon. Secondo i medici, il Pontefice sta reagendo bene. Le sue condizioni generali sono buone, è vigile e il respiro regolare. Tutti segnale rassicuranti quindi, quelli di una degenza che procede con cautela ma nel migliore dei modi. L’intervento chirurgico per stenosi diverticolare è stato portato a termine la sera stessa del 4 luglio ed è durato circa 3 ore.
Sono buone notizie quelle del Direttore della sala stampa Vaticana Matteo Bruni, che questa mattina ha dichiarato quanto segue (come si apprende da Agenzia Ansa): “Sua Santità Papa Francesco ha riposato bene durante la notte. Questa mattina ha fatto colazione, ha letto alcuni quotidiani e si è alzato per camminare. Il decorso post-operatorio è regolare. Gli esami di controllo e di routine sono buoni”.
La domenica dell’intervento: l’Angelus, poi l’operazione
Papa Francesco dopo aver condotto l’Angelus domenicale, come di consueto, era stato ricoverato nel pomeriggio della domenica al Policlinico Gemelli di Roma, per essere quindi sottoposto all’intervento chirurgico. Un intervento non particolarmente invasivo, ma che ha destato preoccupazioni per via dell’età avanzata di Sua Santità. Papa Bergoglio è nato nel 1936, e lo scorso dicembre ha compiuto 84 anni.
La stanza del ricovero
La stanza in cui si trova il Pontefice è al decimo piano del Policlinico Agostino Gemelli. Si tratta della stessa dove fu più volte ricoverato Giovanni Paolo II. È composta da un piccolo stanzino con il letto, la televisione e i macchinari per necessari a monitorare i parametri vitali. Ma c’è anche un salottino con un piccolo altare e un crocifisso, e una piccola cappella. Vi si accede tramite un lungo corridoio, tenuto strettamente sotto controllo dalla Polizia di Stato italiana, dalla Gendarmeria Vaticana e della Sicurezza del Policlinico.
Insieme a lui, due infermieri di fiducia del Vaticano e 25 gendarmi. È stata proprio per la volontà del Papa di aspettare il mese di luglio, momento leggermente più libero per Sua Santità dagli oneri legati alla sua persona. E in particolare, nel momento dell’Angelus, aveva chiesto ai fedeli delle preghiere per sé stesso: “Pregate in modo speciale: il Papa ha bisogno delle vostre preghiere! Grazie. So che lo farete” aveva detto.