Papa Francesco: “C’è troppa violenza in web, anche nei siti cattolici”
In rete “Si dicono cose che non sarebbero tollerabili nella vita pubblica”, per distruggere “l’immagine altrui senza pietà”
“Anche i cristiani possono partecipare a reti di violenza verbale mediante internet e i diversi ambiti o spazi di interscambio digitale. Persino nei media cattolici si possono eccedere i limiti, si tollerano la diffamazione e la calunnia”.
Lo ha detto Papa Francesco stamattina, nell’Esortazione Apostolica ‘Gaudete et exsultate’. Il web, perciò, in quanto forma di comunicazione rapida, libera e in cui è facilissimo nascondersi, secondo il pontefice può rappresentare un chiaro “fattore di stordimento”, soprattutto per i giovani, che si ritrovano esposti a un mare di informazioni in troppo poco tempo e che, soprattutto, possono ritrovarsi a subire varie forme di bullismo e spietati giudizi da parte dei coetanei.
Perché “In queste reti si dicono cose che non sarebbero tollerabili nella vita pubblica, e si cerca di compensare le proprie insoddisfazioni scaricando con rabbia i desideri di vendetta”. Ma non solo, perché Francesco ricorda come, ignorando totalmente l’ottavo comandamento (“Non dire falsa testimonianza”), spesso molti utenti non perdano occasione per distruggere “l’immagine altrui senza pietà” e ciò mettendo da parte “ogni etica e ogni rispetto per il buon nome altrui”.
“Non ci fa bene guardare dall’alto in basso, assumere il ruolo di giudici spietati, considerare gli altri come indegni e pretendere continuamente di dare lezioni. Questa una sottile forma di violenza. Ci sono parecchie forme di bullismo che pur apparendo eleganti e rispettose e addirittura molto spirituali, provocano tanta sofferenza nell’autostima degli altri” ha concluso poi il Papa.