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Papa Francesco, le condizioni si aggravano: anemia e trasfusione di sangue

Le prossime ore saranno decisive per comprendere l’evoluzione del quadro clinico di Papa Francesco. Un nuovo bollettino è atteso nelle prossime 24 ore

Papa Francesco, Bergoglio

Papa Francesco

Le condizioni di Papa Francesco, ricoverato da venerdì della settimana scorsa al Policlinico Gemelli di Roma, destano preoccupazione. Dopo giorni di osservazione e cure, il quadro clinico del Pontefice non mostra segni di miglioramento significativi, e il bollettino medico diffuso in serata conferma che la situazione resta critica.

Secondo i medici che lo hanno in cura, il Papa ha chiesto espressamente che fosse detta la verità sulle sue condizioni di salute, e il comunicato rilasciato non lascia spazio a interpretazioni ottimistiche. La prognosi rimane riservata, e i sanitari sottolineano che Bergoglio non è ancora fuori pericolo.

Crisi respiratoria e necessità di ossigeno ad alti flussi

La mattinata di oggi ha segnato un nuovo peggioramento. Papa Francesco ha subito una crisi respiratoria asmatiforme prolungata, che ha richiesto l’applicazione immediata di ossigeno ad alti flussi per alleviare la difficoltà respiratoria.

Non è la prima volta che il Papa affronta problemi respiratori: nel corso degli ultimi anni, la sua fragilità polmonare è stata più volte motivo di preoccupazione per i medici. Il Pontefice ha già subito un’infezione polmonare a dicembre, con necessità di cure antibiotiche, e in passato ha avuto una parziale asportazione di un polmone a causa di un’infezione durante la giovinezza in Argentina.

Questa fragilità, unita all’età avanzata – 88 anni – rende il quadro particolarmente delicato.

Anemia e trasfusione di sangue: un segnale di allarme

Oltre alla crisi respiratoria, gli esami del sangue effettuati nella giornata odierna hanno evidenziato un’anemia con piastrinopenia, ovvero una riduzione delle piastrine nel sangue, che ha reso necessaria una trasfusione di sangue.

Gli specialisti del Gemelli stanno monitorando costantemente il Papa, ma il quadro clinico non può essere sottovalutato. La combinazione di problemi respiratori e anemia potrebbe portare a un ulteriore peggioramento nelle prossime ore, motivo per cui la vigilanza è massima.

Francesco resta vigile, ma più sofferente

Nonostante la gravità della situazione, il Santo Padre è rimasto vigile per tutta la giornata, trascorrendo la maggior parte del tempo seduto in poltrona. Tuttavia, i medici sottolineano che appare più affaticato e sofferente rispetto ai giorni precedenti, con una risposta più lenta agli stimoli e un evidente calo della sua consueta energia.

Nel corso della giornata ha ricevuto aggiornamenti sulle attività della Santa Sede, ma la sua agenda resta completamente sospesa, con l’annullamento di tutti gli impegni ufficiali.

Vaticano in allerta: cresce la preoccupazione tra i fedeli

In Vaticano, la situazione è seguita con grande apprensione. Il Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, ha invitato alla calma, sottolineando che non si stanno considerando ipotesi estreme, ma che è essenziale affidarsi alla prudenza e alle cure dei medici.

Allo stesso tempo, in Piazza San Pietro, numerosi fedeli si stanno raccogliendo in preghiera per il Pontefice. L’idea di un Papa sofferente e fragile riporta alla mente gli ultimi mesi di Giovanni Paolo II, quando il mondo assistette con angoscia al deterioramento delle sue condizioni di salute.

Nei prossimi giorni, il Papa non potrà presiedere l’Angelus né le udienze, e si attende un aggiornamento medico nelle prossime 24 ore per capire se vi saranno sviluppi positivi.

Le preoccupazioni per il futuro della Chiesa

L’indebolimento del Pontefice solleva inevitabilmente riflessioni sul futuro della Chiesa. Papa Francesco ha sempre escluso apertamente l’ipotesi di una rinuncia, affermando più volte di volersi affidare alla volontà di Dio nel portare avanti il suo pontificato. Tuttavia, con il peggioramento delle condizioni fisiche, cresce l’interrogativo su quanto potrà ancora reggere il peso del suo incarico.

La sua leadership ha segnato una fase di grandi riforme all’interno della Chiesa, con un’attenzione particolare ai temi sociali, alla lotta contro gli abusi e all’apertura verso le periferie del mondo. Ma il suo stato di salute potrebbe limitare la sua capacità di continuare su questa strada con la stessa energia di un tempo.

In ambienti curiali si vocifera già della possibilità che alcune decisioni importanti vengano delegate ai suoi più stretti collaboratori, nel caso in cui le condizioni di salute lo rendessero necessario.

Attesa per il prossimo bollettino medico

Le prossime ore saranno decisive per comprendere l’evoluzione del quadro clinico di Papa Francesco. Un nuovo bollettino è atteso nelle prossime 24 ore, e i fedeli di tutto il mondo restano in ansia per il loro Pontefice.

La speranza è che la crisi respiratoria possa rientrare con le cure in corso, permettendo a Francesco di recuperare gradualmente.