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Papa Francesco. Sabato i funerali, poi il corteo funebre fino a Santa Maria Maggiore

Pronto anche il sepolcro predisposto per la tumulazione: sarà di marmo ligure bianco con sopra la dicitura “Franciscus”

L'ingresso della salma di Papa Francesco a San Pietro

L'ingresso della salma di Papa Francesco a San Pietro

In queste ore si stanno apprendendo i dettagli dell’ultimo viaggio terreno di Papa Francesco. Poco meno di quattro chilometri separano la Basilica di San Pietro da quella di Santa Maria Maggiore, il luogo che il pontefice ha scelto per la sua sepoltura.

Corteo funebre Papa Francesco, il percorso

Il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, ha illustrato il percorso con precisione. Il feretro partirà sabato 26 aprile, al termine dei funerali solenni, attraversando la città eterna a passo d’uomo. Un tragitto definito con cura: dalla Galleria Pasa, passando per Ponte Vittorio, poi lungo Corso Vittorio Emanuele II, Piazza Venezia, i Fori Imperiali, via Labicana e via Merulana, fino all’ingresso della basilica mariana.

Non sarà una processione aperta. La città sarà transennata, il corteo limitato a pochi cardinali in auto, senza accompagnamento popolare. Il pubblico potrà solo assistere da dietro le barriere.

Il feretro rimarrà esposto in San Pietro fino alle 19 di venerdì 25 aprile. Il giorno successivo, sabato mattina alle 10, inizieranno i funerali, trasmessi in diretta mondiale, con maxischermi predisposti per accogliere la folla prevista. L’arrivo del corteo a Santa Maria Maggiore è stimato per le 13, ma l’atto finale, la tumulazione, si svolgerà in forma privata. Nessuna telecamera, nessuna cronaca in diretta.

Una scelta coerente con lo stile sobrio e lineare che ha caratterizzato l’intero pontificato di Jorge Mario Bergoglio. Anche nella morte, Papa Francesco ha voluto restare fedele all’essenziale. Lo dimostra la tomba, già pronta, scavata nella navata laterale tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza: marmo ligure, l’iscrizione “FRANCISCUS”, la sua croce pettorale incisa. Nulla di più.

Papa Francesco, ad accogliere la salma a Santa Maria Maggiore ci saranno poveri e bisognosi

I paramenti scelti per la sepoltura parlano lo stesso linguaggio: casula rossa, simbolo del sacrificio e della liturgia dei defunti; mitra bianca sul capo, pallio e rosario tra le mani. L’anello non è d’oro, ma d’argento. Anche i segni esteriori, per lui, dovevano rimanere strumenti, non ornamenti.

Forse l’immagine più intensa sarà quella che precederà l’arrivo alla basilica: non autorità, ma persone povere e bisognose, invitate a rendere omaggio al Papa che li ha messi al centro. Saranno loro, in silenzio, ad attendere Francesco sui gradini di Santa Maria Maggiore.

“Un posto privilegiato nel cuore di Dio”, così li definiva sempre. E così li ha voluti anche nel giorno dell’addio. In vita, Francesco non ha smesso di ricordarlo: la Chiesa non è una torre d’avorio, ma un ospedale da campo. Quell’idea, ora, prende forma concreta nella scena che si consumerà sui gradini di una basilica millenaria, alla presenza di chi non possiede quasi nulla, ma ha trovato in lui una voce.