Parigi: anche Marino in piazza del Popolo, la gente è con lui
Qualcuno gli chiede: “Quando torni? Ce l’hai promesso”. La gente lo cerca, i suoi ex colleghi di partito lo ignorano. Tutti
Un migliaio di persone, più o meno. Non c’era molta Roma in piazza del Popolo, ieri sera, per la manifestazione di solidarietà verso i cittadini di Parigi. Tanti giovani, qualche gruppo di francesi, un po’ di politici. Ci sono bandiere dell’Italia, dell’Unione europea, della pace e della Francia. Si accendono candele. In un paio di occasioni scatta spontaneo il canto della Marsigliese. Il momento più toccante è quando nella metà della piazza sotto al Pincio si forma un grosso cerchio di persone. Si canta lungo tutto il diametro, con le fiamme a illuminare i volti e i tantissimi fotografi e operatori che immortalano ogni nota. Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti è in piazza: “Dobbiamo reagire, certo attraverso l’intelligence e la repressione per colpire i responsabili ma non dobbiamo fare ciò che il terrore chiede ovvero cadere nell’odio, nella violenza, nell’escalation della paura, in divisioni fra civiltà e in scontri fra religioni”. Per Matteo Orfini “non possiamo rinunciare al Giubileo”. Si vedono anche Gianni Cuperlo, Stefano Fassina, Roberto Giachetti, Celeste Costantino, Paolo Cento e i presidenti dei municipi romani. A un certo punto arriva anche l’ex sindaco Ignazio Marino. Sono dieci minuti di delirio. Solca la folla assediato dai cronisti, stringe mani, riceve molti attestati di simpatia. “Sono qui come ogni romano. Sono rimasto molto molto sconvolto- spiega- sono qui per portare la mia solidarietà a Parigi l’unica città gemellata con Roma”. In tanti lo salutano. Qualcuno gli chiede: “Quando torni? Ce l’hai promesso“. La gente lo cerca, i suoi ex colleghi di partito lo ignorano. Tutti. Lui dopo altri sorrisi e saluti, lascia la piazza.