Parroci arrestati: droga dello stupro e cocaina, è scandalo per la Chiesa
Arrestato parroco in Toscana in possesso della droga dello stupro
Si conferma l’arresto del prete di Prato, arrestato per droga e per tentate lesioni.
Tra le ipotesi di reato, formulate dalla Procura, si parla della sieropositività del parroco, di cui lo stesso, non avrebbe fatto menzione ai partner avuti durante i festini. Ipotesi che avrebbero trovato conferme poi, nelle testimonianze dei 15 testimoni ascoltati dai magistrati.
Per parlare in termini di una condotta penalmente rilevante, secondo la legge, è necessario che la persona positiva all’Hiv sia consapevole della propria condizione degente, e da quanto affermato dallo stesso Don Spagnesi, pare che egli fosse consapevole da diversi anni del suo stato di positività al virus.
Ma questo, non ha impedito al parroco di organizzare festini, dove la “portata principale” del menù era il consumo/abuso di droghe pesanti, a cui partecipavano regolarmente dalle 20 alle 30 persone, di cui due hanno dichiarato la sieropositività al virus.
L’arresto
ll parroco è stato indagato successivamente all’arresto del compagno, dopo che quest’ultimo aveva ritirato ben un litro di Gbl, ovvero la cosiddetta “droga dello stupro”.
Secondo quanto ricostruito dalla Procura, la droga dello stupro veniva fornita assieme alla cocaina e adoperata ai festini organizzati dalla coppia tenuti “ogni sette-dieci giorni“.
Durante l’interrogatorio, il religioso, ha manifestato il suo pentimento, spiegando che “la dipendenza dalle droghe era così forte che agiva di conseguenza, aveva bisogno continuamente di denaro”.
Altri casi di droga nella chiesa Toscana
Pochi giorni dopo lo scandalo di don Spagnesi, in Versilia un nuovo choc per la chiesa Toscana.
Nei pressi della Pineta di Migliarino un altro sacerdote è stato sorpreso con della cocaina e segnalato come consumatore alla Prefettura.
Al momento dei fatti, una pattuglia della polizia stradale stava effettuando un servizio di controllo del territorio, consapevole che la zona perlustrata fosse zona di spaccio, decide di fermare un’auto dopo che il guidatore era appena arrivato frettolosamente dalla pineta. Gli agenti che sospettavano l’acquisto di stupefacente lo hanno invitato consegnarla e così è stato. L’uomo possedeva della droga e dopo l’identificazione, si rivela essere il parroco di una chiesa della zona in Versilia.
Una coincidenza o un problema endemico che vede sempre più contrapposizione tra i valori professati dalla Chiesa e gli scandali che di recentemente investono l’Istituzione, scandali che portano a tante domande e annebbiano certezze.