Partita Iva? Risparmia in bolletta
Una peculiarità apparentemente un dettaglio, che può influire sul totale della bolletta dipende dalla tariffa oraria scelta
L’energia elettrica è una risorsa fondamentale a cui non si può rinunciare; sia che si tratti di utenze domestiche che aziendali.
Un locale commerciale, un ufficio, un’azienda, un condominio, una struttura pubblica o privata è inverosimile che, se utilizzata si intende, non abbia l’energia elettrica.
Se non vi è energia elettrica è impensabile condurre e portare a termine le attività lavorative e professionali.
Indubbiamente, però, l’energia ha dei costi ed è sempre una buona strategia quella di scegliere con cura tra le tante offerte luce per partita IVA che garantiscono vantaggiose condizioni economiche senza rinunciare alla qualità del servizio.
Come scegliere la tariffa luce più conveniente?
Molto spesso, quando si affronta il tema delle offerte luce, si pensa soltanto ai risparmi ed ai vantaggi che costituiscono per le famiglie italiane.
Ebbene, anche le aziende possono ridurre in maniera decisiva le spese supportate mensilmente o bimestralmente.
Ridurre la spesa per l’energia elettrica di un’azienda permette di aumentare i profitti.
Proprio come accade per l’ambito familiare, il titolare può investire la somma risparmiata, che può raggiungere il 20%, per migliorare la propria azienda e potenziarla in altri scomparti aziendali.
Naturalmente, non basta lasciarsi attrarre dal prezzo più conveniente ma è necessario valutare anche altri fattori.
La lettura della bolletta molto chiara e trasparente è un valido supporto per comprendere il costo orario del kWh e anche per comprendere il fabbisogno reale ed i consumi effettivi. Considerato ciò, si potranno comparare le offerte proposte da altri operatori con maggiore lucidità.
Inoltre, è importante leggere attentamente il contratto che si andrà a sottoscrivere con il fornitore scelto ed accertarsi che i termini e le condizioni siano ben chiari, al fine di avere un quadro definito circa i costi e servizi inclusi.
Qual è la differenza tra tariffa a prezzo fisso e tariffa indicizzata?
Uno degli aspetti a cui prestare attenzione quando si parla di energia elettrica riguarda le tariffe.
Le tariffe a costo fisso sono caratterizzate, come suggerisce il nome, dal costo che resta immutata per l’intera durata contrattuale.
Mentre, le tariffe a costo variabile prevedono l’indicizzazione del kWh a seconda del mercato; questo significa che può avere degli incrementi o delle riduzioni dovuti a variabili indipendenti dalla volontà e dalla decisione del fornitore.
Si tratta di una decisione aziendale, in quanto non vi sono criteri universali che possano supportare ed aiutare il consumatore nella scelta.
Cosa sono le tariffe orarie?
Un’altra peculiarità, apparentemente un dettaglio, che può influire sul totale della bolletta dipende dalla tariffa oraria scelta.
Per un’azienda è preferibile optare per la tariffa monoraria, bioraria o trioraria?
Ancora una volta, non si può fornire una risposta univoca in quanto dipende dall’attività svolta.
La tariffa monoraria permette di avere un prezzo dell’energia elettrica sempre uguale, indipendentemente dall’ora.
La tariffa bioraria prevede due diversi costi: uno i consumi serali ed uno per quelli diurni.
La tariffa trioraria è prevalentemente riservata alle aziende con consumi elevati; infatti, questo tipo di offerta prevede diversi costi per ciascuna delle tre fasce previste.