Passaporto Sanitario, l’infettivologo dello Spallanzani: “Non limita libertà, garantisce sicurezza”
L’intervista al Dottor Mauro Zaccarelli, infettivologo dell’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma. Parliamo oggi con l’esperto del passaporto sanitario
L’intervista al Dottor Mauro Zaccarelli, infettivologo dell’ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma. Parliamo oggi con l’esperto del passaporto sanitario, ipotesi al vaglio del Cts che accompagnerà anche il nuovo Governo Draghi.
“Il passaporto sanitario è un modo per verificare l’effettuata vaccinazione di una persona. Essa, essendo stata vaccinata, è un organismo che non può contrarre e non può diffondere il virus.
Questo documento permette di evitare ad esempio i tamponi di controllo prima dei voli, di entrare in determinate località, il controllo prima di una partenza, meeting di lavoro ecc. permette dunque di far risparmiare tempo e denaro pubblico. Consente anche di evitare la quarantena obbligatoria se si arriva in un paese dove è prevista. Il passaporto sanitario permette di accedere a posti di lavoro riservati a figure che sono a contatto con il pubblico, mansioni che riguardano turismo, comunicazione, reception di uffici, segreterie.
Non si tratta dunque a mio avviso di un modo per limitare la libertà dei cittadini ma un modo per garantire la loro sicurezza. Le autorità hanno il dovere di proteggere le persone dato che presto ricominceranno le riunioni in presenza e gli incontri fisici”.