Pd Roma, Gregori: Non obblighiamo negozi a chiudere la domenica
“Partire dalla premessa di ribadire la libertà di apertura come regola generale, l’obbligo di chiusura in un limitato numero di festività”
"Nella commissione attività produttive della Camera giovedi inizierà la discussione sulle chiusure domenicali. Il numero di Italiani che fanno acquisti la domenica e nei giorni festivi si aggira intorno ai 12 milioni. Comprare la domenica o nei giorni festivi è ormai un'abitudine consolidata.
Rinunciarvi, specialmente per una imposizione di legge, sarebbe comprensibilmente vissuta dai cittadini come una grave interferenza nella propria vita privata, se non una grave violazione dei propri diritti". Lo dice Augusto Gregori, responsabile dello sviluppo economico del PD Roma.
"I consumi non saranno certo incoraggiati – continua Gregori- ed il lavoro, nel settore del commercio e di tutto l'indotto, subirà ancora una volta un duro colpo, dopo che il decreto dignità ha già fatto calare il numero di contratti. Naturalmente l'apertura dei negozi coinvolge molte categorie di persone e di interessi, le cui esigenze vanno prima comprese per non essere lese.
Si dovrebbe partire dalla premessa di ribadire la libertà di apertura come regola generale, l'obbligo di chiusura in un limitato numero di festività come un'eccezione posta a tutela dei lavoratori e del rispetto dei valori etici che le principali festività religiose e civili rappresentano per la maggior parte degli Italiani.
Chiudere le serrande la domenica è un passo indietro, un ritorno al passato, uno schiaffo al futuro e si perderebbero moltissimi posti di lavoro. In più, se non si va a regolamentare l'e-commerce, il rischio è di far trovare schiacciato il commercio tradizionale e di prossimità".
"Invece di pensare a chiudere le serrande- aggiunge Gregori- dovremmo iniziare a lavorare affinché ci siano sempre più diritti per i lavoratori e ci sia sempre più sinergia tra grandi strutture, piccole realtà e commercio online. Si potrebbe pensare ad incentivare le attività dei piccoli artigiani, delle nostre botteghe storiche e del commercio di vicinato.
Assicurando una maggiore competitività attraverso la riduzione dei canoni di affitto, politiche promozionali coordinate, generando sinergie e consentendo a piccoli e grandi operatori del commercio di beneficiare delle capacità di attrazione che insieme potrebbero sviluppare, sopratutto e non solo nelle città metropolitane.
Non obblighiamo i negozi a chiudere la domenica, ma permettiamo al commercio di tornare ad essere il fulcro dello sviluppo cittadino", conclude l'esponente del Partito Democratico di Roma. (Rai/ Dire)