Pd Roma: inaccettabile aumento stipendi dirigenti Ama. L’azienda risponde
“Abbiamo predisposto una interrogazione urgente alla sindaca per avere chiarimenti in merito a questa inopportuna decisione dei vertici Ama”
"Quando dilaga l'emergenza sanitaria, quando gli operatori non hanno neppure adeguate protezioni per svolgere in sicurezza il proprio lavoro, quando i bilanci ancora attendono di essere approvati e quando vengono convocati i sindacati sull'eventuale introduzione della cassa integrazione anche in Ama, cosa fanno i vertici dell'azienda?
Aumentano lo stipendio a due quadri e un dirigente. Il tutto, nel silenzio di una amministrazione irresponsabilmente scollata dalla realtà di questo momento storico e colpevolmente ignara della drammatica situazione delle municipalizzate, su cui invece la Giunta Raggi dovrebbe avere un controllo vigile e serio. Invece di adottare provvedimenti per attenuare le ripercussioni economiche sui lavoratori delle aziende partecipate, la sindaca Raggi e l'assessore Lemmetti sembrano fare spallucce.
Abbiamo predisposto una interrogazione urgente alla sindaca e alla giunta per avere chiarimenti in merito a questa inopportuna decisione adottata dai vertici Ama e sull'eventuale scelta di ricorrere al Fondo Integrativo di Solidarietà. Parallelamente, nei prossimi giorni incontreremo i sindacati per fare il punto sulla complessa situazione occupazionale che registriamo nelle municipalizzate capitoline". Così, in una nota, il gruppo capitolino del Pd.
Ama: Aumento stipendi in linea con responsabilità assunte
"La valorizzazione di tre giovani manager interni, che risale al 5 febbraio scorso e non è dunque riferibile al periodo attuale, è avvenuta al termine di una prova sul campo e di uno strutturato processo di assessment iniziato il 4 novembre 2019 con il varo della Macrostruttura.
Tale processo li ha riguardati per primi anche in considerazione del ruolo strategico e di grande responsabilità assunto nell'organigramma aziendale. Investire su nuove figure apicali, valorizzando le risorse interne migliori, è fondamentale per la più grande azienda in Italia nella gestione dei servizi ambientali; lo è ancora di più se si pensa che Ama, un'azienda con ben 7.500 dipendenti, conta attualmente su poco più di 10 dirigenti, alcuni dei quali peraltro andranno in pensione a breve.
Questo percorso di crescita rientra tra gli obiettivi di Ama S.p.A. ed è in netta discontinuità con le gestioni precedenti, si pone infatti l'obiettivo di valorizzare al massimo le risorse interne senza escludere innesti di qualità. La nuova organizzazione è stata il frutto di una accurata analisi logica e di gestione con lo scopo primario di collocare le figure giuste al posto giusto.
Un buon assetto organizzativo è infatti vitale per andare incontro anche alle nuove tendenze del mercato e per ben interagire con l'ambiente esterno, mettendo sempre al centro del servizio i cittadini romani". Così in una nota Ama. Per l'amministratore unico di Ama, Stefano Zaghis, "la crescita professionale di queste persone, due delle quali possono vantare un Executive MBA e con oltre 15 anni d'esperienza in azienda, mostra la rinnovata attenzione della stessa per la valorizzazione delle proprie risorse.
Si tratta di professionalità di assoluto valore e capacità, comprovati da curricula di spessore e dall'attività svolta in questi mesi, che non sfigurerebbero assolutamente in nessun'altra grande società o azienda italiana. Gli stipendi riconosciuti a questi giovani manager sono totalmente in linea con le responsabilità assunte.
Sottolineo ancora una volta- conclude Zaghis- che Ama è impegnata a 360 gradi ad assicurare servizi adeguati anche in questo momento molto complesso e delicato, adeguando i presidi di sicurezza di pari passo con l'evolversi dell'emergenza sanitaria in modo, da un lato, di ridurre il rischio preservando la salute e la sicurezza dei lavoratori e, dall'altro, di garantire la continuità del servizio". (Comunicati/Dire)