Pechino 2022 recap, day 11: miracolo Goggia, sorpresa Delago e l’Italia fa 13
Nella gara più attesa in ottica azzurra, la bergamasca sfiora l’oro con la gardenese splendido bronzo. Raggiunto il numero di medaglie di Pyeongchang 2018
A Pechino 2022 era il giorno non di una gara, ma DELLA gara. Da tre settimane a questa parte, l’attesa per vedere Sofia Goggia è cresciuta giorno dopo giorno. Ne è valsa la pena, ma la discesa femminile ha riservato altre sorprese in positivo.
Goggia, miracolo sportivo per un argento vivissimo
23 gennaio: nel SuperG di Cortina la caduta a 100 km/h. Distorsione al ginocchio, parziale lesione del legamento crociato e microfrattura del perone. Da qui si deve partire per raccontare l’argento di Sofia Goggia.
Un miracolo costruito giorno dopo giorno tra fisioterapia, cure, trattamenti medici e massacranti allenamenti in palestra sul dolore, zoppicando fino a pochi giorni dalla gara. Per questo non potrà mai essere un oro perso per 16 centesimi, ma un argento conquistato, “vivissimo” come dichiarato dalla stessa Goggia. Per poco non è arrivata la conferma dell’oro di Pyeongchang, ma la certificazione di un’impresa che la porta tra le più grandi sportive italiane almeno di questo millennio.
La freschezza del bronzo di Nadia Delago: l’Italia ha presente e futuro
Le belle notizie non finiscono qui. Dopo la svizzera Suter (oro come ai Mondiali di Cortina un anno fa) e Sofia Goggia arriva la sorpresa del bronzo di Nadia Delago. Sorpresa perché la gardenese, all’esordio ai Giochi, non aveva mai conquistato un podio in Coppa del Mondo, pur essendoci avvicinata nel mese di gennaio. Un’esplosione arrivata in leggero anticipo: a 24 anni è ancora giovane per la disciplina e con una prova pulita e veloce ha battuto altre favorite per il podio come Haelen e Weilde.
L’Italia ha un presente e un futuro roseo nella velocità: dopo la delusione nel SuperG arriva un risultato storico. Col quinto posto finale di Curtoni, mai l’Italia ha avuto tre atlete nelle prime cinque ai Giochi e considerando il risultato di Nicol Delago sono quattro nelle prime undici. Inoltre la spedizione azzurra dopo 20 anni torna a mettere due atlete sullo stesso podio alle olimpiadi invernali per lo sci alpino (Ceccarelli e Putzer nel SuperG di Salt Lake City 2002).
Gli altri risultati di oggi
Nella staffetta maschile del Biathlon ottime le prime due frazioni di Bormolini e Giacomel (Italia a metà gara in quarta posizione) ma poi gli azzurri scivolano indietro nella frazione di Lukas Hofer, medaglia di legno domenica oggi troppo falloso al tiro. Anche l’altro big azzurro Windisch sbaglia parecchio in ultima e Italia che chiude settima in una gara rocambolesca, dominata e poi buttata via dal Comitato Olimpico Russo. Oro alla Norvegia, favorita alla vigilia ma che sembrava spacciata (a metà gara era 11°). Silvia Bertagna è decima nella finale dello slopestyle femminile con il secondo salto che non è stato in grado di avvicinare la zona podio. Nella combinata nordica il migliore degli italiani è Raffaele Buzzi, 22°.
Per le discipline del ghiaccio niente da fare per Baumgartner e Mircea, che nel bob a due sono 21° e non si qualificano per la manche finale. L’Italia supera 10-4 gli Stati Uniti nel torneo di curling e tengono accesa la fiammella di speranza per la qualificazione in semifinale. Il terzetto dell’inseguimento a squadre maschile (pattinaggio velocità) chiude al settimo posto battendo la Cina.
Gli appuntamenti di domani: Vinatzer, Razzoli, Pellegrino/De Fabiani, Fontana
Altra giornata importante con la possibilità di superare le medaglie di PyeongChang e, perché no, provare a conquistare il terzo oro. Focus su una delle gare classiche dei Giochi invernali come lo slalom speciale maschile. L’Italia dopo Gros (Innsbruck 1976), Tomba (Calgary 1988) e Razzoli (Vancouver 2010) vanno a caccia della quarta vittoria nella specialità. In pista la promessa Alex Vinatzer, Tommaso Sala e lo stesso Razzoli, che dopo anni difficili è tornato competitivo e cercherà un inedito bis 12 anni dopo.
Nello sci di fondo c’è l’altra carta da medaglia della disciplina, ossia la team sprint. L’argento individuale Pellegrino, insieme a De Fabiani dovranno affrontare una concorrenza agguerrita ma hanno delle chance per andare a podio. La staffetta femminile del biathlon, capitanata da Dorothea Wierer, cercherà un’impresa quasi impossibile. Nello short track torna in pista per l’ultima fatica Arianna Fontana nei 1500m, mentre la staffetta maschile si giocherà una difficile medaglia nella finale a cinque.
Pechino 2022 Recap day 11: il medagliere aggiornato
Rank | Nazione | Ori | Argenti | Bronzi | Totale |
---|---|---|---|---|---|
1) | Norvegia | 12 | 7 | 7 | 26 |
2) | Germania | 9 | 6 | 3 | 18 |
3) | Stati Uniti | 7 | 6 | 4 | 17 |
4) | Austria | 6 | 6 | 4 | 16 |
5) | Paesi Bassi | 6 | 4 | 3 | 13 |
6) | Cina | 6 | 4 | 2 | 12 |
7) | Svezia | 5 | 3 | 3 | 11 |
8) | Svizzera | 5 | 0 | 5 | 10 |
9) | ROC* | 4 | 7 | 9 | 20 |
11) | ITALIA | 2 | 6 | 5 | 13 |