Pecoraro e l’incontro con Buzzi: “Me lo presentò Gianni Letta”
Mondo di Mezzo, conferenza stampa a Palazzo Valentini: Pecoraro chiarisce sul suo incontro con Buzzi
Errori di stampa e inesattezze al limite della diffamazione. A puntare il dito contro le voci riferite da alcuni quotidiani nei giorni scorsi, è il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, in occasione di una conferenza stampa convocata oggi a Palazzo Valentini.
A riferire la cronaca della conferenza è l’agenzia DIRE, che spiega come Pecoraro non abbia digerito queste dicerie, che dipingerebbero un rapporto dalle tinte fosche proprio tra il prefetto e Salvatore Buzzi, presidente della cooperativa 29 Giugno, ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta Mondo di Mezzo, che ha rivelato l’esistenza di una cupola del malaffare a Roma.
Ad alimentare la fiamma, un incontro tra Pecoraro e Buzzi, che si sarebbe tenuto lo scorso 18 marzo. Secondo quanto si apprende, durante l’incontro, Buzzi avrebbe fatto pressioni sul prefetto affinché assegnasse alla cooperativa Eriches 29, legata alla più nota 29 Giugno, l’accoglienza e la gestione di 400 immigrati in circa 100 appartamenti a Castelnuovo di Porto, di proprietà della cooperativa stessa. Il prefetto, però, si sarebbe opposto alla richiesta di Buzzi e lo stesso giorno dell’incontro, proprio dalla Prefettura, sarebbe partita una lettera, indirizzata al sindaco di Castelnuovo, mediante la quale si chiedevano spiegazioni sugli ostacoli all’utilizzo degli appartamenti.
Pecoraro, parla chiaro e tondo. Non nega l’incontro con Buzzi, e anzi spiega: “Ho incontrato Buzzi su richiesta di Gianni Letta. All’epoca non sapevo chi fosse ma gli ho detto che non era possibile incrementare il numero di migranti a Castelnuovo di Porto – ha spiegato Pecoraro – Non era possibile incrementare il numero di immigrati perché su quel territorio non c’erano forze dell’ordine sufficienti per un aumento della popolazione migrante e perché sul territorio pesa anche la presenza del Cara”. Pecoraro ha quindi sottolineato che la lettera inviata al sindaco di Castelnuovo in riferimento alla situazione dei centri di accoglienza “è stata inviata automaticamente, come tutte le altre a tutti gli altri sindaci del territorio e al questore di Roma”.
L’iter, sarebbe questo: “Dal Ministero arriva una circolare in cui si avverte la Prefettura dell’arrivo dei migranti, nelle settimane e nei mesi a venire. Quanti sono e da dove vengono. La Prefettura manda l’informativa ai territori i quali a loro volta raccolgono le offerte delle associazioni. L’accoglienza o il rigetto di queste ultime vengono decise dalla Prefettura stessa dopo aver interpellato anche la Questura per eventuali motivazioni ostative”.
Dopo l’incontro, in cui Buzzi si è visto dire di ‘no’ da Pecoraro, “non ho più ricevuto richieste in tal senso dalla cooperativa Eriches di Buzzi” – continua il prefetto. Ma perché l’incontro? Pecoraro spiega che “vedere i presidenti delle associazioni è una cosa normale, soprattutto se si tratta di presidenti di cooperative che collaborano con la Prefettura”. Tuttavia, all’epoca dei fatti, “non potevo sapere in cosa fosse coinvolto (Buzzi, ndr) perché in quella fase le forze dell’ordine e gli ufficiali giudiziari non potevano darmene notizia, essendoci sulla persona, un’indagine in corso” – ha concluso Pecoraro.