Per il bene dell’Italia confermiamo Mattarella e andiamo avanti con Draghi
Mario Draghi dovrà affrontare insieme a Mattarella la crisi economica e occupazionale che si farà sentire ancora nel prossimo autunno
Per il bene dell’Italia e degli italiani sarebbe opportuno che il Presidente Mattarella facesse un sacrificio e si rendesse disponibile per ricevere l’incarico per il secondo mandato o quantomeno per una proroga fino alla fine naturale della legislatura prevista per il 2023.
Avanti con il Recovery Plan
Il popolo italiano ti sarà infinitamente grato e riconoscente. Questa scelta coraggiosa permetterà al premier Draghi di completare il piano per il Recovery Plan e mettere mano finalmente alle riforme necessarie per ottenere l’enorme quantità di euro dall’Europa. Gentiloni e altri esponenti politici europei invitano il Governo a provvedere alle riforme per evitare il blocco dei finanziamenti europei. Nulla è scontato, soltanto mister BCE è in grado di realizzare le riforma della Giustizia, della Burocrazia, del Fisco e altre ancora.
Il premier Draghi attraverso il generale Figliolo espertissimo di gestione della logistica sta facendo uscire l’Italia dalla emergenza sanitaria. Ricordate il fallimento del comunista Arcuri come commissario dell’emergenza? Ebbene, non si può tornare nuovamente alla politica degli incompetenti, il merito deve essere riconosciuto nominando chi ha un curriculum vitae di riguardo. Basta con uno vale uno. Italiani svegliatevi, Mister Draghi dovrà affrontare anche la crisi economica e occupazionale che si farà sentire nel prossimo autunno con la fine del blocco dei licenziamenti.
Il carisma e l’autorevolezza di Mario Draghi
Non si vede all’orizzonte altro personaggio di elevato carisma, preparazione e autorevolezza pari a quella dell’ex Presidente BCE che sappia affrontare e risolvere i problemi dell’Italia e degli italiani. Se questo Parlamento, ormai delegittimato, non assume un comportamento responsabile confermando la fiducia al Presidente Mattarella dovranno risponderne agli elettori. Per cui, l’accoppiata Sergio-Mario dovrà essere riconfermata nei ruoli più alti delle istituzioni nazionali.
Alla scadenza naturale della legislatura prevista per il 2023 si potrà tornare al voto. La maggioranza che uscirà dalle urne, qualora ce ne sia una, potrà procedere alla nomina del nuovo Presidente della Repubblica. Per il bene dell’Italia e degli italiani ci si augura che le diverse posizioni politiche troveranno convergenze per la riconferma del Presidente Mattarella. Politicanti, almeno per una volta siate seri e fate un esame di coscienza eliminando dai pensieri il solo tornaconto politico e votate per la riconferma del Presidente uscente. A nome degli italiani grazie Sergio e grazie Mario.
Cesare Giubbi