Per Raffaele Marra condanna a 3 anni e 6 mesi: fu corruzione
La vicenda è quella dei quasi 400mila euro ricevuti dal costruttore Sergio Scarpellini per comprare un appartamento
La Procura di Roma aveva chiesto una condanna a 4 anni e sei mesi, nonché la confisca dell’appartamento acquistato con i soldi della ‘mazzetta’. I giudici della II sezione penale hanno ridotto la pena di un anno esatto, disponendo anche un risarcimento di 100mila euro in favore di Roma Capitale. A causa della sentenza, inoltre, è risolto di diritto il rapporto lavorativo con la pubblica amministrazione.
Raffaele Marra era accusato di corruzione, per aver ricevuto 367mila euro dal costruttore Sergio Scarpellini (la cui posizione processuale era stata stralciata per ragioni di salute e che in effetti è morto il 20 novembre scorso) allo scopo di acquistare un appartamento nella zona di Prati Fiscali.
“Il cuore del processo – aveva detto il pm Barbara Zuin nella sua requisitoria – sta nel capire se questa dazione sia stata un prestito tra amici o invece il ‘prezzo’ per piegare la pubblica funzione di Marra agli interessi del costruttore Scarpellini, se fra i due ci sia stato un rapporto di amicizia o di corruzione”.
Almeno per ora, la sentenza ci dice che l’amicizia c’entrava poco. O che non era poi così disinteressata.