Piazza Vega in Municipio X tra degrado e abbandono
Reportage tra gli abitanti della zona
Piazza Vega, così come la zona di Stella Polare, fino a una decina d’anni fa erano definiti quartieri signorili della realtà lidense. Oggi di quel salotto dell’Ostia bene, a livello visivo – ed escludendo i cittadini che vivono la zona – non è rimasto nulla. Degrado e abbandono regnano qui, nonostante sia situata nella stessa piazza anche la Stazione di Stella Polare.
La nostra inchiesta su questa situazione era partita in occasione dello scorso articolo sui tornelli ATAC (qui i dettagli), quando un cittadino ci aveva segnalato come in questo territorio ci fosse un forte disagio. Inutile dire che con i nostri stessi occhi è stato possibile vedere la mancanza di cura dell’area, ma tanti particolari vengono fuori soprattutto dalle testimonianze dei cittadini, invitati per l’occasione a parlarci dei problemi che affliggono questa realtà romana.
Un problema tangibile di piazza Vega anzitutto è la sicurezza, che come ci raccontano le persone è quasi assente, nonostante qualche volta presenzino corpi di polizia o militari davanti la stazione. La zona non di rado è soggetta a furti o violenze, e non ultima tra gli episodi è avvenuta una rapina in una banca situata proprio qui. Ma i fenomeni che potremmo definire “pericolosi” sono anche altri, poiché anche la presenza dei senzatetto nei giardini della piazza desta molta insicurezza tra gli abitanti, visto che spesso queste persone in stato di ubriachezza vanno in escandescenza, diventando così pericolosi per l’incolumità dei cittadini e loro. Proprio su quest’ultimo punto, i cittadini tendono a rimarcare come il fenomeno dei senza fissa dimora (nonostante sia diminuito con la presenza della polizia davanti la stazione) non venga affrontato dalle istituzioni nel modo adeguato, poiché non si fanno i dovuti controlli su chi – al contrario di molti – è rimasto a bivaccare nella zona dopo gli allontanamenti.
Un forte senso d’insicurezza traspare, soprattutto tra chi detiene attività commerciali sulla piazza. Se già questa zona, definita non frequentata, favorisce certi episodi spiacevoli, a questo bisogna aggiungere anche una cattiva illuminazione del perimetro. Questo fenomeno crea notevoli pensieri a famiglie e soprattutto commercianti, come nel caso dell’edicola davanti la stazione: quando scende la sera, nel tardo pomeriggio, chi la gestisce è costretto a chiudersi dentro per la desolazione. Inoltre la stessa persona, sempre di notte, ha visto aprirsi la sua struttura da persone malintenzionate, non subendo fortunatamente furti. Molta della colpa dei disagi legati alla sicurezza, secondo i cittadini, è d’accreditarsi alle forze di polizia che situano qui. Infatti il corpo istituzionale è solo tenuto a fare presenza lì e nulla di più, in quanto chi la chiama a intervenire sugli atti molesti nel parco, vede rispondersi che quel tipo di compito non è di loro competenza in quanto a loro non spetta la sorveglianza del perimetro.
Ma i problemi del posto non finiscono qui, poiché anche il decoro e la viabilità della piazza – con il proprio giardino – sono totalmente assenti. Oltre alle numerosissime buche presenti sul posto e che hanno fatto infortunare anche una signora anziana (frattura della gamba per lei, e ancora nessun risarcimento dal comune di Roma nonostante le denunce), anche la situazione del verde è inquietante, vista la totale mancanza di cura. Gli oleandri, presenti nel giardino di piazza Vega, attualmente sono diventati delle latrine a cielo aperto: chi scende dalla metro a Stella Polare si sente in diritto di fare i propri bisogni – e lasciarli in bella vista – totalmente incontrastati, e gli abitanti che affacciano con i loro balconi su quell’area, costretti a guardare spesso e volentieri questo scempio. Come notiamo da questo episodio, il verde del giardino non viene proprio gestito, perché da chi compete viene trascurato in favore dei giardini in vicinanza del mare.
Chi dovrebbe pulire e gestire l’area della piazza, si presenta quotidianamente in nottata (dalle 23:00 all’una) con mezzi rumorosissimi che disturbano il sonno delle persone. I cittadini, davanti alla totale mancanza di cura dell’area da parte dell’Amministrazione e del Comune, hanno iniziato a pulirsi da soli la zona, come si verifica con un abitante che pulisce i giardini di viale Vega, oppure con il senzatetto che più di una volta ha ripulito la piazza. Ma possono risolvere così un qualcosa, senza poter invece far nulla contro episodi che vedono persone – stranieri e non – sporcare la piazza, bivaccare sulle panchine, oppure l’ancora più grave problema degli allagamenti dovuto alla mancanza di pulizia della caditoie.
Se istituzionalmente il giardino non è pulito da oltre tre mesi, le caditoie non sono mai state toccate da nessuno spazzino, nonostante procurino allagamenti per gli intasamenti e perché sono di costruzione vecchissima, costringendo così i cittadini a fare letteralmente i “salti mortali” per attraversare. Ma il problema del decoro non s’arresta qui, poiché anche sull’aspetto della raccolta differenziata ci sono gravi pecche, in quanto scopriamo che mancano alcuni cassonetti per effettuarla, come nel caso di quello che raccoglie l’umido. Quindi chi vive e lavora nella zona, fa notare che nonostante vengono pagate numerosissime tasse, l’Amministrazione locale in cambio non riservi nessun tipo di servizio pubblico.
I cittadini del quartiere comunque hanno provato a segnalare la situazione alle istituzioni lidensi e capitoline (anche tramite lettere), ma sulla situazione degradante dell’area hanno ricevuto solo false promesse o indifferenza. Tutti all’unanimità sono d’accordo che i disagi siano figli della mancanza di cura dell’attuale amministrazione lidense, totalmente assente riguardo a soluzioni per questo territorio. I cittadini quindi, se avessero la possibilità d’essere ascoltati dalle istituzioni locali, sicuramente proporrebbero una maggiore vigilanza nella zona. Chiederebbero inoltre che il problema delle buche ai marciapiedi venga definitivamente risolto, visto che già troppi abitanti si sono infortunati. Esprimerebbero poi il desiderio del ritorno agli spazzini nelle diurne, al posto dei macchinari usati attualmente e che profondamente il sonno di chi vive la zona. Vorrebbero poi l’aumento dell’illuminazione e soprattutto la pulizia dei tombini per evitare nuovi allagamenti qui. In ultimo i cittadini chiederebbero, guardano ai propri bambini che vanno alla scuola del quartiere Caio Duilio, la pulitura del marciapiede di viale Vega, ossia la strada che porta alla struttura scolastica.