Pierangelo Crucitti presenta: Principi e metodi della ricerca faunistica
Un libro edito da Edizioni Accademiche Italiane (EAI) che può essere considerato il nuovo manuale del naturalista
Prosegue il ciclo di incontri aperti al pubblico organizzati dal Comando Unità Forestali Ambientali Agroalimentari Carabinieri “I Martedì della Natura”.
Nell’appuntamento del 30 ottobre, alle ore 17:00 in via Antonio Salandra 44 a Roma, verrà presentato il libro “Principi e metodi della ricerca faunistica” di Pierangelo Crucitti. Nato a Roma, classe ’52, laureato in Scienze Biologiche, l’autore ha effettuato missioni ed esplorazioni nel vicino e Medio Oriente nel corso di 30 campagne faunistiche, dal 1982 al 2015. Presidente della Società Romana di Scienze Naturali, Crucitti ha scritto questo testo, che può essere considerato come il nuovo manuale del naturalista.
In Italia, a partire dal 1952, gli amanti della natura hanno avuto un grande ausilio e un ottimo compagno di viaggio nel manuale di Pietro Zangheri (a cui Crucitti si ispira) “Il Naturalista, esploratore, raccoglitore, preparatore”, un volume che ha raggiunto, pur con i necessari, continui, aggiornamenti, ben sei edizioni.
Era il dopoguerra, il periodo di rinascita del Paese in cui l’ambiente subiva ancora gli effetti di una visione antropocentrica poco rispettosa e poche erano le regole da rispettare.
Oggi la situazione è, invece, ben diversa: è maturata la sensibilità sociale per il rispetto della Natura e per la sua conservazione. Essere naturalista, ai giorni nostri, è divenuto complicato: decine di norme locali e leggi nazionali ed europee regolamentano le attività possibili sul campo. Ogni anno vengono introdotte nuove metodologie; da qui la necessità di essere sempre aggiornati. Al naturalista moderno, non resta che cercare di mantenere il passo, su cosa e come fare, grazie anche ad una costante preparazione. Niente di meglio allora di questo testo edito da Edizioni Accademiche Italiane (EAI).
Il volume del professor Crucitti è costituito da 316 pagine pregne di una quantità enorme di informazioni. Il libro è tutto da leggere, ma soprattutto, come l’autore suggerisce, da rileggere ogni qualvolta si intenda progettare una missione sul campo. È questa la funzione del manuale del naturalista: aiutare il lettore a prepararsi al suo lavoro, indicandogli le metodologie, i pericoli e le tante incombenze, anche di natura burocratica, che dovrà affrontare.
Un libro, dunque, che può essere utilissimo sia per i ricercatori, sia per gli studenti che si occupano dello studio della diversità biologica con particolare attenzione ad un aspetto chiave; quello della biologia della conservazione e della gestione delle sue risorse.