Pietre di carta
Lo spettacolo di Saverio Di Giorgio, presentato dall’Associazione Spazio Nostro
Pietre di carta, scritto e diretto da Saverio Di Giorgio, presentato dall’Associazione Spazio Nostro presso il teatro Le Salette di Roma, è come un boomerang scagliato in platea. Il titolo già di per sé bastava a rendere l’idea di quale fosse l’intento dell’autore, ovvero quello di “colpire le persone con delle pietre, ma senza fargli troppo male, con delicatezza” – spiega Di Giorgio. Eppure, nonostante le cautele del regista, la storia raccontata è forte ed arriva in faccia allo spettatore senza ammortizzazione.
Saverio porta in scena il dramma, quello di un ventenne la cui vita cambia repentinamente ed ingiustamente. Un giovane attivista di destra si ritrova dietro le sbarre, tra soprusi inflitti dal personale penitenziario e consigli elargiti da un misterioso compagno di cella, un veterano. La scenografia è minimale, solo poche suppellettili essenziali, tra queste spicca una finestra con le sbarre. Fuori da quella finestra il mondo, quello degli amici di Nespo (il giovane detenuto, ndr), accorsi in gran numero davanti al carcere per invocare la sua scarcerazione. “Nespo libero” si sente gridare a squarcia gola da fuori, ed il giovane – nonostante le sbarre – torna a rivedere il cielo.
I due personaggi principali sono molto distanti anagraficamente ma non anche idealmente, ognuno col proprio carattere e con la propria formazione non si arrende alla cattività, perché entrambi credono in qualcosa. Probabilmente nella stessa cosa. Ed è questo che permette alle anime imprigionate di sentirsi sempre libere.
Saverio presenta i suoi personaggi in chiave iperrealista anche se – ci tiene a specificare – la sua è “tutta fantasia, nessuno di loro è mai esistito ed è tutto totalmente fantastico”. La contraddizione è solo apparente perché come lo stesso Di Giorgio osserva: “la fantasia deriva dalla realtà, perciò alla fine se decidessimo di scomporre le trame di quest’opera troveremmo senz’altro tutte cose reali”.
Giampiero Lisarelli, Cristina De Lucia, Federico Ancillai, Nicola Di Lernia, Elena Provantini, Simone Guarany, Damiano Berti e Romano Mancini: questi i nomi del cast al completo. Un gruppo di attori misto, composto da volti noti dello spettacolo e da giovani esordienti, perfettamente amalgamati tra loro. “Ci sono alcuni attori con molta esperienza, altri invece – per rimanere in tema di ideali – si sono appassionati al progetto ed hanno dato il massimo” – commenta il regista.
Ieri si è conclusa l’esperienza a Le Salette, ma Di Giorgio scaglierà le sue Pietre di Carta anche altrove, annunciando un prossimo tour italiano ed europeo.