Polizia Locale di Roma (centro) Capitale
di Remo Sabatini
La polemica che ha fatto seguito alla miriade di assenze di agenti della Polizia Locale di Roma Capitale in occasione del Capodanno appena trascorso, tiene ancora banco nelle sedi dedicate agli accertamenti disposti dalle autorità.
Le voci di commentatori e soprattutto dei politici, hanno riempito le prime pagine dei giornali di tutto il Paese, aperto le edizioni dei TG, proposto nuovi argomenti di discussione ai clienti dei bar.
“La Capitale lasciata in balìa del crimine!” avevano tuonato. Qualcuno aveva usato anche altri apprezzamenti, decisamente poco simpatici, nei confronti dei malati (immaginari, presunti o tali) che non è il caso di riproporre.
Tutti d’accordo nel denunciare l’assenteismo da record ci si prodigava nel trovare rimedi e soluzioni, multe e punizioni. Nelle strade del centro, infatti, ci si era accorti subito che c’era qualcosa che non andava. Con migliaia e migliaia di presone in giro per i festeggiamenti e le automobili ubriache di bollicine appena stappate l’assenza di controlli che ci si sarebbe aspettati era stata disattesa e in molti casi, quelli a più alta gradazione alcolica, festeggiata.
Per le vie del centro, appunto. Musica totalmente diversa in qualche periferia di Roma Capitale, San Basilio ad esempio, dove della mancanza della quasi totalità della Polizia Locale al lavoro non si è accorto pressoché nessuno. In quartieri come questi, infatti e tranne rarissimi casi, pare sia più facile imbattersi in un turista giapponese che, dopo la Fontana in restauro, fa rientro al “centralissimo hotel romano” di Fiano Romano(!?) piuttosto che un agente del municipio. Ma questo, come sempre, non fa notizia.