Pomezia: Ecco il verminoso individuo che ha violentato una 16enne
Conta nulla la nazionalità, il colore della pelle, la lingua, il dialetto, ciò che davvero ha importanza è l’atto
Poco, o per meglio dire, conta nulla la nazionalità, il colore della pelle, la lingua, il dialetto, ciò che davvero ha importanza è l'azione, lo sviluppo di quanto si svolge alla luce del sole o nell'oscurità. L'atto in sè non ha bandiera, non pone sul piano della storia delle vicende umane un contorno delimitato da confini geografici. Il gesto, solo il gesto resta. Può destare meraviglia e ammirazione, magari semplice indifferenza, oppure rabbia, risentimento, ostilità, ribrezzo. Forse a qualcuno di voi interessa il fatto che a violentare una ragazza disabile di 16 anni, sia stato un verminoso individuo proveniente da qualche latitudine, così da rendere il misfatto ancora più abietto? A me personalmente no.
Piuttosto, mi sta molto, molto a cuore la vittima e nel contempo, anche la certezza della pena, se per miracolo così fosse. Detto questo, torniamo alla cronaca. Come accennato poc'anzi, c'è da registrare purtroppo l'ennesima violenza, consumata questa volta ai danni di una 16enne, affetta da disabilità di apprendimento. A commettere questa infamia è stato un immigrato indiano di 27 anni, senza fissa dimora. Il fatto è avvenuto a Pomezia, dove il balordo, dopo aver avvicinato la minorenne, l'ha afferrata per un braccio, costringendola a seguirlo minacciandola di morte. Successivamente, all'interno di un'abitazione, ha abusato di lei per almeno mezz'ora. Rientrata a casa piena di lividi al viso e al petto, la ragazza ha raccontato ogni cosa ai genitori, i quali, hanno immediatamente sporto denuncia.
Le immagini ricavate da circuiti di videosorveglianza posizionati nei pressi di alcuni esercizi commerciali, hanno permesso di individuare il criminale e di arrestarlo con l'accusa di violenza carnale. Questo mascalzone farabutto si trova attualmente presso il carcere di Velletri. In quanto alla giovanissima vittima, c'è da dire che è stata dimessa dall'ospedale con una prognosi di 5 giorni, a causa di ecchimosi varie, considerando che, senza alcun ombra di dubbio, le ferite maggiori sono quelle che le resteranno dentro.
"La violenza contro le donne è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani" (Kofi Annan).