Portuense e Magliana: al via il Festival delle opere incompiute
Una rassegna di tutte le opere incompiute nel Municipio XI: il tour del Comitato DifendiAmo Roma
Roma, città infinita. Nel senso di opere incompiute, mica di grandezza e splendore degli antichi fasti, caratteristiche calpestate da amministratori poco lungimiranti e scarsamente innamorati dell’Urbe Eterna.
Ed è così, che girando per le vie di Roma, dal centro alla periferia più estrema, sono molte le buche recintate e mai tappate, le opere incompiute, i cantiere abbandonati, i marciapiedi dissestati che diventano anche pericolosi. E il Municipio XI, di tutto questo, è un esempio lampante: a denunciarlo, l’esponente del Comitato DifendiAmo Roma, Marco Campitelli.
“Le istituzioni si nascondono dietro la solita scusa del ‘noncisonosoldi’ e tendono a non affrontare il problema. Noi però non le dimentichiamo, anzi le celebriamo con la ‘Festa dell’Arancio’. Abbiamo infatti deciso di festeggiare con i cittadini ricorrenze e anniversari delle opere incompiute o sospese del nostro Municipio, partendo proprio dal colore che le rappresenta, quello delle recinzioni a buchi color arancio” – spiega Campitelli.
Ed ecco che la ‘Festa dell’Arancio’ inaugura la sua prima tappa “con un’opera relativamente giovane. Compie due mesi la voragine di via Ernesto Nathan nella zona della Magliana Nuova” – continua Campitelli, che precisa come – “l’intero marciapiede è impraticabile proprio perché l’area intorno a questa buca è stata recintata con l’ormai famigerata retina arancio 60 giorni or sono”.
Una recinzione che delimita il confine tra la città degli umani e quella dei rifiuti, perché “da quel giorno – incalza Campitelli – Municipio e Comune se ne sono dimenticati e la buca si è riempita di immondizia e sono arrivati anche i topi. Il passaggio sul marciapiede è ostruito con enorme disagio soprattutto per genitori coi passeggini e per i disabili, e per non farci mancare nulla il marciapiede posto sull’altro versante della strada ospita dei cassonetti perennemente stracolmi, con conseguenti cumuli di immondizia sparsi ovunque. Il pedone dunque deve obbligatoriamente camminare sulla carreggiata, aggiungendo al disagio una discreta dose di pericolo”.
Di fronte a tutto questo, non solo la rabbia e l’esasperazione dell’esponente del Comitato capitolino si fanno sempre più grandi, ma anche quelle dei cittadini “che quotidianamente vedono la propria città in preda al degrado e all’incapacità delle varie amministrazioni. DifendiAmo Roma non ammette rassegnazione di fronte a questi episodi e continuerà a denunciare tali situazioni per tutta l’estate: chiederemo puntualmente conto alle istituzioni di ritardi e inefficienze con l’intento preciso di smuoverle dall’immobilismo totale che le sta contrassegnando” – conclude Campitelli.