Post Betis-Roma: solidità, sfortuna e poca brillantezza
L’analisi del match di Siviglia non può non passare per una tenuta difensiva buona ma anche poche occasioni create. Bene i protagonisti del pareggio, Camara e Belotti
Betis-Roma segna l’impossibilità dei giallorossi di terminare il girone al primo posto. Per la qualificazione occorrerà battere l’Helsinki in Finlandia e il Ludogorets all’Olimpico. Seppur con le spalle al muro, per Mourinho ci buone indicazioni che superano quelle negative.
Solidità e personalità
La Roma è andata al Benito-Villamarin, stadio molto caldo, con l’obiettivo di vincere e vendicare la partita d’andata, vista anche la situazione di classifica. La Lupa, in una partita di difficile interpretazione, mai decollata dal punto di vista della qualità del gioco, ha interpretato bene la sfida. Più padrona del possesso (53%) e del gioco rispetto agli avversari, ha tenuto per molto tempo lontano i biancoverdi dalla porta. Due i tiri in porta concessi, entrambi da oltre 20 metri. Se il primo è stato innocuo per Rui Patricio, il secondo è sfortunatamente entrato in rete con la deviazione di Ibanez che ha messo fuori causa il proprio portiere. Nel secondo tempo, sia prima che dopo il gol del pari, il Betis non è stato mai realmente pericoloso.
Manca la fantasia di Dybala
Come previsto, la qualità e la fantasia della Roma passava soprattutto da Dybala e oggi la sua assenza si è fatta sentire. Mourinho ha impostato il doppio centravanti più Pellegrini con un raggio di azione più arretrato: nonostante un possesso più prolungato del solito, spesso è mancato l’ultimo passaggio. Stavolta più che il cinismo sotto porta sono mancate le occasioni e lo schieramento tattico odierno può essere cambiato, dato il rientro di Zaniolo dalla squalifica. Anche il pieno recupero di El Shaarawy può rappresentare un’alternativa, al netto delle rotazioni difficili sulle fasce.
Bene Belotti e l’ingresso di Camara
Tra i due centravanti, è forse quello nel periodo migliore. Andrea Belotti ha realizzato due gol, all’inizio entrambi annullati per fuorigioco. Alla fine è stata convalidato il secondo, il più facile dei due, perché è stato un ottimo colpo di testa. Il Gallo ha fatto una buona partita, di cinismo e sacrificio, migliore di quella del suo ben più quotato omologo Tammy Abraham.
Nota di merito anche all’ingresso di Camara, l’assistman per il Gallo. Il guineano, entrato nell’intervallo al posto di Matic, ha dato subito quantità e rapidità al centrocampo giallorosso, e anche se non ha un piede educatissimo, è stato il protagonista nel gol del pareggio. Il classe ’97 può e dev’essere una pedina importante nel ricambi del centrocampo di Mourinho: Cristante e Matic hanno già accumulato tanto minutaggio, Pellegrini deve giocare più avanzato e Wijnaldum tornerà solo nel 2023.