Post Helsinki-Roma: ruggine sì ma Abraham potrebbe sbloccarsi
Il gol dell’inglese dopo 45 giorni di digiuno la notizia più bella al netto di una prestazione altalenante. Giovedì il verdetto
Data la vittoria del Betis nel pomeriggio, questo Helsinki-Roma era ininfluente per il passaggio del turno giallorosso. Ma la vittoria serviva per dare morale e affrontare la partita decisiva di giovedì prossimo con uno spirito diverso.
Helsinki-Roma, la prestazione: partita ad intermittenza
Nella sfida in terra finnica la Roma esce vincente ma non convincente. Al netto del poco cinismo del primo tempo, con quattro occasioni non sfruttate in 10 minuti prima di passare in vantaggio, emerge presenza nella partita a corrente alternata pericolosa. Dopo il gol del vantaggio di Abraham, la squadra non prosegue sull’onda lunga della marcatura né prima né dopo l’intervallo. Torna ad accelerare solo dopo il pareggio dei locali. Anche archiviato il secondo vantaggio non c’è la spinta per mettere al sicuro la partita: un po’ la mentalità di Mourinho, un po’ la scarsa vena creativa e realizzativa di questo periodo. I limiti attuali di questa Roma.
Abraham e i giovani
La nota più lieta della serata finlandese è il ritorno al gol di Tammy Abraham. L’inglese non timbrava il cartellino da esattamente un mese e mezzo (Empoli-Roma dal 12 settembre), togliendosi di dosso un peso non indifferente, come dichiarato anche nel post-partita. Anche 12 mesi fa Tammy si sbloccava in questo periodo: la speranza è che ricalchi quell’andamento da ora in poi.
Inoltre da segnalare la prima da titolare di Christian Volpato (classe 2003) e l’esordio assoluto in prima squadra di Giacomo Faticanti (classe 2004), capitano della Primavera. Mourinho ha voluto ribadire questo, anche parlando del gioiellino Cassano, a cui ha promesso l’esordio. Il tecnico portoghese tiene conto anche del settore giovanile, e questo non può che portare entusiasmo nell’ambiente.