Poste, il nuovo messaggio fa tremare i correntisti: se hai una PostePay attento a ciò che rispondi
Arriva una novità in Poste: se hai una PostePay dovete fare più attenzione.
Nel salernitano Poste Italiane punta sulla sostenibilità con una flotta di 192 veicoli in grado di conciliare l’efficienza nel servizio di recapito con le politiche green.
Nella Provincia di Salerno sono operativi 104 nuovi veicoli a basse emissioni che si aggiungono agli 88 mezzi ibridi o completamente elettrici già presenti sul territorio per la consegna dei pacchi e della corrispondenza. Grazie a questi mezzi Poste sta dimostrando di volersi adattare alla sostenibilità ambientale degli ultimi anni.
Il rinnovo della flotta aziendale in ottica sostenibile è parte del nuovo piano industriale 2024- 2028: “The Connecting Platform” è sostanzialmente un piano che ha come obiettivo quello di trasformare la logistica e il modello commerciale al servizio della clientela, con l’obiettivo di guardare ad una nuova cerchia di clientela.
Poste vuole approcciarsi a piccole e medie imprese contribuendo allo sviluppo logistico di una rete postale e un network orientato alla gestione dei pacchi. Si tratta di un passo ulteriore del gruppo Poste che è guidato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante. Poste infatti vuole arrivare all’obiettivo della carbon neutrality 2050. Ma che cosa sta succedendo in casa Poste Italiane con il problema della privacy?
La privacy in Poste Italiane
Alroconsumo ha spiegato questo: “Consentendo l’accesso, Poste Italiane avrebbe visibilità su gran parte dei dati contenuti nel telefono. Secondo l’azienda, direttamente contattata da Altroconsumo, ciò servirebbe a garantire maggiore sicurezza. Infatti, stando alle loro dichiarazioni ciò consentirebbe di rilevare la presenza di eventuali software dannosi rendendo più sicuro l’accesso alle app da parte degli utenti. Ma la richiesta è sproporzionata e, secondo gli esperti di Altroconsumo, viola chiaramente la legge sulla privacy”.
I clienti che hanno letto il messaggio hanno pensato ad un tentativo di truffa, anche perché Poste Italiane non è nuova al mercato delle truffe, con i numerosi tentativi di phishing che ogni giorno colpiscono italiani di tutte le età.
Cosa si autorizza dando il consenso all’app?
“Le informazioni che vengono rese visibili a Poste Italiane – spiega Altroconsumo – vanno dalla possibilità di monitoraggio delle attività di altre app installate sul telefono (come, ad esempio, quelle per l’home banking, carte di credito, e non solo), al monitoraggio della frequenza con la quale l’utente utilizza altre app o il proprio cellulare, acquisendo dati sui comportamenti di utilizzo, e informazioni relative al gestore telefonico. Dunque, Poste, che gestisce anche l’operatore telefonico Poste Mobile, avrebbe la possibilità di conoscere di quale suo competitor l’utente è cliente”.
Che cosa ne pensate?