Pranzo di Natale a pagamento, se la nonna “tassa” la famiglia
La storia è grottesca ma fa riflettere anche sulle condizioni del sistema pensionistico
Natale in famiglia, ma il pranzo è a pagamento. Pare sia successo in Gran Bretagna, dove una nonna ha deciso di “tassare” il pranzo di Natale per ammortizzarne le spese. Lo racconta il Messaggero, e nonostante la notizia appaia grottesca fa riflettere sulla condizione economica degli anziani e sul sistema pensionistico in Europa.
Pranzo di Natale a pagamento, avarizia o disagio economico?
Caroline Duddridge, 63 anni, Cardiff, avrebbe fatto versare una quota di 15 sterline agli adulti e 2,50 sterline ai suoi nipoti più piccoli per mangiare alla stessa tavola nel giorno di festa. “Ci sono alcuni là fuori che pensano che io sia un po’ avara, ma i miei amici pensano che sia una buona idea”, ha detto la nonna. La signora ha raccontato che la sua idea è nata quando suo marito è morto nel 2015 e ha visto dimezzare le proprie entrate. “Ho detto ai miei figli: Giusto, costa un sacco di soldi, ho intenzione mettere a disposizione un piccolo barattolo dove si potranno inserire 2 sterline”.
Le pensioni in Italia
Al di là che si tratti di avarizia o di un effettivo disagio economico il tema è caldo anche nel nostro paese, dove la maggior parte dei pensionati percepiscono 1.620 euro al mese, le donne 1.374 euro, oltre 500 in meno degli uomini (1.884). Intanto nel 2023 la pensione minima INPS passerà dunque da 525,38 euro a 563,73, con un aumento totale mensile di 38,35 euro. Il totale annuale è pari a 7.328,49 euro.