Preintesa contratto decentrato, ecco perché il CSA non ha firmato
Catia Mineo, RSU e responsabile settore scolastico-educativo CSA, spiega perché il sindacato non ha firmato la preintesa
"Ecco perché non abbiamo firmato". A parlare è Catia Mineo, rsu e responsabile settore scolastico-educativo del CSA, contattata da Romait all'indomani della pre-intesa sul contratto decentrato, firmata da Cgil, Cisl e Uil, a cui invece non hanno aderito Csa e Diccap (qui i dettagli).
"Dopo l'ennesima trattativa farsa che di fatto imponeva gli stessi modelli di produttività, responsabilmente non abbiamo posto alcuna firma alla pre-intesa" – dice Mineo, che spiega: "Ora sono l'OREF (Orientamento e Formazione, ndr) e l'ARAN (Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, ndr) a poter eventualmente proclamare il fermo della scellerata organizzazione del settore scolastico educativo. Se ciò avverrà lo sapremo a breve" – continua.
Nel frattempo – come già spieghiamo qui – fino a settembre le modifiche al settore scolastico non saranno effettive, in attesa di intavolare una trattativa con le parti. "Ma attenzione – avverte Mineo – è scritto chiaramente che se entro settembre non si trovano accordi, l'amministrazione tornerà a rimodulare la riorganizzazione. Questo impone cautela, al contrario dei canti di vittoria di Cgil, Cisl e Uil".
"Non ci avete convinti" – continua Mineo – "Quel documento lo avete girato e rigirato senza alcuna considerazione delle nostre controdeduzioni, delle nostre proposte e dei nostri veti. Veti sia sul sistema di produttività sia sulle organizzazioni del lavoro. Questa mattina (quando la preintesa è stata firmata, ndr) di colpo si è voluto cancellare il fango gettato sulla Polizia Locale e si è voluta premiare la scelta scellerata che il settore educativo vive tutti i giorni. A fronte di ciò continueremo la nostra battaglia e divulgheremo a tutti il nostro punto di vista. Se la vittoria è lontana i ricorsi sono vicini" – conclude Mineo nel ringraziare – "chi con spirito di sacrificio ci ha seguito in questo allucinante percorso".
Infine, la Mineo porta l'attenzione sui sistemi di produttività, che spiega essere "legati alle assenze", in modo del tutto "assurdo": "Non ci si può prendere neppure un'influenza. Chi ha genitori malati, ad esempio, avrà difficoltà a portare a casa uno stipendio decente, a fronte di uno stipendio già ridicolo" – conclude Catia Mineo.