Prestiti personali per ristrutturare casa
Nell’ultimo periodo il prestito personale per la ristrutturazione della casa sta riscuotendo un notevole successo
Nell’ultimo periodo il prestito personale per la ristrutturazione della casa sta riscuotendo un notevole successo riconfermandosi in cima alla classifica dei finanziamenti più richiesti.
Infatti, secondo alcune recenti rivelazioni dell’Osservatorio PrestitiOnline.it, i prestiti erogati con lo scopo di una ristrutturazione ammontano al 34,4% del totale: un dato che risulta solo leggermente inferiore rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo dello scorso anno (34,8%).
Sempre più italiani, dunque, decidono di ricorrere ad un finanziamento, come i prestiti personali di IBL Banca, per coprire le spese legate ai lavori di casa. Questo perché trovano tassi annuali molto vantaggiosi ma anche significativa velocità di erogazione (talvolta anche soltanto 24 ore dalla raccolta documentale e dallo screening relativo all’affidabilità creditizia).
Caratteristiche del prestito per ristrutturazione
Il prestito personale, quindi, è una forma di finanziamento alla quale possono ricorrere coloro che necessitano di liquidità per la manutenzione ordinaria e/o straordinaria di un immobile (dal rifacimento della facciata o del tetto all’ampliamento della superficie), ma anche nel caso della costruzione di una veranda o di un garage.
Facendo riferimento alla manutenzione ordinaria, rientrano sotto questo nome tutti gli interventi volti a rinnovare, sostituire e mantenere efficienti gli impianti esistenti. Qui rientreranno, ad esempio, il rifacimento dell’intonaco o dei pavimenti e la tinteggiatura e non richiede nessun tipo di permesso o di comunicazione.
La manutenzione straordinaria, invece, fa riferimento ad interventi che potrebbero anche andare a incidere sugli elementi strutturali, senza comunque che venga variata la volumetria, e che richiedono la pratica CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata) o quella SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività).
Nell’ultimo caso, infine, di interventi mirati all’ampliamento di superficie o volume dell’abitazione, bisogna richiedere il permesso di costruire agli appositi uffici del Comune.
Il vantaggio del prestito personale per la ristrutturazione sta nel fatto che non vi è l’esigenza di concedere garanzie reali come l’ipoteca: le banche richiedono, però, l’attestazione di un reddito certo e dimostrabile e, naturalmente, la correttezza della posizione creditizia.
In alcuni casi può essere richiesta una fideiussione, ossia la garanzia di una terza persona che si impegna a ottemperare al pagamento nel caso in cui il richiedente non riesca ad onorarlo: il cosiddetto garante.
L’erogazione del prestito personale verrà effettuato in un’unica soluzione con il deposito della cifra pattuita sul conto corrente del richiedente. La durata del rimborso va generalmente dai 36 ai 120 mesi.
Come si richiede un prestito personale?
Per poter richiedere un prestito personale per la ristrutturazione, occorre recarsi in banca con tutta la documentazione relativa al preventivo di spesa e quella che dimostra la propria affidabilità creditizia: la capacità reddituale di far fronte all’impegno mensile della rata. È importante che la documentazione sia il più recente possibile.
Una volta consegnata tutta questa documentazione, il richiedente riceverà tutte le informazioni sulle caratteristiche del prestito e, soprattutto, sul tasso di interesse e sulle spese e commissioni varie che verranno applicate. In particolare, le informazioni riguarderanno principalmente:
- Il TAN (Tasso Annuo Nominale): è il tasso di interesse puro che viene applicato, in pratica il guadagno di chi anticipa la cifra erogando liquidità;
- Il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale, detto anche ISC, indicatore sintetico di costo): è l’indicatore che tiene effettivamente conto di tutto ciò che andrà pagato, comprese spese, commissioni, premi di polizze.