Roma, priorità ai disoccupati nei seggi elettorali? Assolutamente no!
Il centrosinistra si astiene dalla votazione della mozione in Municipio V e di fatto porta alla bocciatura dell’atto
Arriva dal Municipio V di Roma una proposta innovativa per arginare, almeno in parte, l’emergenza disoccupazione a tutti i livelli, da quella giovanile a quella che colpisce i cosiddetti padri di famiglia. È il consigliere Luca Arioli, capogruppo della Lista Cittadini per Roma, ad aver presentato lo scorso maggio la mozione dal titolo: ‘Priorità ai disoccupati per assegnazione ruolo di scrutinatori ai seggi elettorali’.
Il dato da cui si parte è uno: “Premesso che ciclicamente ad ogni tornata elettorale – si legge nel testo della mozione – (…) molti lavoratori, molti dipendenti pubblici o privati fanno richiesta per svolgere la funzione di scrutinatori nei seggi elettorali” e considerato che “puntualmente, negli stessi giorni delle votazioni su vari quotidiani nazionali vengono pubblicati articoli sul mancato controllo che la classe politica offre in queste situazioni, poiché non cerca di tutelare i disoccupati, cercando di dare loro una priorità per l’assegnazione di questi ruoli (essendo retribuiti) nei seggi elettorali”, e rilevato infine che “in un momento di crisi lavorativa come questa” è proprio ai disoccupati “che bisognerebbe dare precedenza”, il Consiglio Municipale impegna “il presidente del Municipio V e l’assessore competente a mettere in atto tutte le azioni necessarie affinché alla prossima tornata elettorale, coordinandosi anche con gli Uffici elettorali facenti riferimento al Campidoglio, si dia priorità ai disoccupati” nell’assegnazione dei ruoli di scrutinatore.
In media, i seggi si compongono di 4 scrutinatori, uno dei quali avente le funzioni di vicepresidente, di un presidente e di un segretario, quest’ultimo nominato direttamente dal presidente, il quale a sua volta è nominato dalla Corte d’Appello competente per territorio. Di anno in anno, inoltre, presso gli Uffici elettorali – a Roma in piazzale Marconi, all’Eur – bisogna rinnovare la richiesta di iscrizione alle liste.
Non solo questa mozione, protocollata in data 28 Maggio 2014 è stata discussa ben 4 mesi dopo, e cioè ieri 15 Settembre 2014, ma c’è dell’altro: contrariamente a quanto ci si poteva aspettare (o forse così si sperava), l’atto è stato bocciato. Il centrosinistra – un centrosinistra che evidentemente politica sociale la fa solo sulla carta – si è astenuto in massa, comportando, di fatto, la bocciatura del documento, al quale invece il centrodestra e i Movimento Cinque Stelle hanno dato parere favorevole.