Processo Sindaca di Roma, Bergamo: “Da Raggi integrità morale, avanti con lei”
“Ho un’ammirazione grandissima per la sua capacità di fare fronte alle difficoltà. Non c’è nulla che possa mettere in discussione la sua integrità morale”
“Qualora ci fosse un rinvio a giudizio, considerando le cose di cui stiamo parlando, che sono molto specifiche, non vedo proprio in base a quale criterio la sindaca dovrebbe decidere di rinunciare al lavoro che sta facendo”. Lo dice il vicesindaco di Roma, Luca Bergamo, intervistato dall’agenzia Dire sul possibile rinvio a giudizio della sindaca di Roma, Virginia Raggi, per abuso d’ufficio e falso.
“Lei ha fatto e riconosciuto un errore di valutazione nei confronti di una persona. Nel lessico comune- aggiunge Bergamo- la parola “garantista” ha perso valore, perché è diventata sinonimo di una sola cosa, che è la protezione dell’intoccabile. Non è così, l’intoccabile deve essere toccato, eccome.
Ma le garanzie devono essere riconosciute tutte, sul serio. E questo riguarda naturalmente anche il rispetto dell’integrità morale delle persone che agiscono nella sfera pubblica. Nell’azione della sindaca non c’è nulla che possa mettere in discussione la sua integrità morale. In nessun modo”. In ogni caso, in molti si chiedono l’opportunità politica di andare avanti. Se dovesse andare a processo, la sindaca dovrà sostenere un peso non indifferente, per giunta durante una campagna elettorale nazionale.
“Il peso che porta sulle spalle ogni giorno Virginia Raggi è cento volte il peso che ciascuno di noi, che è insieme a lei, è in grado di portare- risponde Bergamo- Ho un’ammirazione grandissima per la sua capacità di fare fronte alle difficoltà e di non smarrire la lucidità mentre lo fa. Il resto oggi non c’è”. Se si dovesse arrivare a una sospensione, sarà Bergamo a guidare la Capitale. E’ un ruolo che spaventa il vicesindaco? “Non c’è nulla da sospendere, dunque nulla di cui spaventarsi – risponde- È solo lei la sindaca di Roma“.