Prodi esce di scena e Bersani si dimette
Seconda giornata di voto: fumata nera per Prodi e dimissioni annunciate da Bersani
Anche Romano Prodi è stato fatto fuori dai franchi tiratori e ieri sera ha annunciato la sua indisponibilità ad andare avanti.
Ancora più fragorosa la notizia delle dimissioni del segretario del Pd, Pierluigi Bersani che le renderà esecutive dopo l'elezione del Capo dello Stato.
Ecco la cronaca:
LA TERZA VOTAZIONE – Assente ieri mattina in Aula la Lega Nord, come già annunciato nella giornata di giovedì.
Pd e Pdl hanno votato scheda bianca.
I risultati definitivi: 250 voti per Stefano Rodotà, 34 per Massimo D’Alema, 22 per Prodi, 12 per Napolitano, 9 per la Cancellieri. Gli altri candidati hanno ottenuto tra i 2 e i 4 voti, perfino Emma Bonino e Sergio Chiamparino, che ieri erano andati meglio.
465 in tutto le schede bianche, 47 le nulle, 44 i voti dispersi.
LA QUARTA VOTAZIONE – Sarebbe dovuta essere la votazione fondamentale, quella di ieri pomeriggio. Quella in cui sarebbe bastata la maggioranza assoluta. Quella che avrebbe dovuto far convergere tutti i voti del Pd su Romano Prodi.
E invece delude la scarsa lungimiranza di Pierluigi Bersani che con la candidatura di Romano Prodi raccoglie un risultato di gran lunga inferiore alle peggiori aspettative.
Meglio per Rodotà e Cancellieri, che superano entrambi il range di voti degli appartenenti ai loro schieramenti politici.
Si è concluso poco fa lo scrutinio portato avanti da Laura Boldrini.
Questi i risultati definitivi: Romano Prodi ha ottenuto 395 preferenze, Stefano Rodotà 213, Anna Maria Cancellieri 78.
15 le schede bianche; 27 i voti espressi in favore di altri ‘papabili’.
FRANCHI TIRATORI – I parlamentari della coalizione di centrosinistra sono in tutto 496, cento in più rispetto ai voti ottenuti da Romano Prodi.
Secondo una dichiarazione di Fioroni in collegamento diretto con TgLa7, condotto da Enrico Mentana, tutti gli esponenti di Sel hanno siglato il loro voto con ‘R. Prodi’. I conti tornano, tutti i voti mancanti sono del Pd.
OGGI SI RICOMINCIA – Dopo la rinuncia di Marini e di Prodi, quest’ultima annunciata da Matteo Renzi, si attende il nuovo candidato del Pd.