Programmi tv: siamo nella Fase 1, Fase 2 o fuori Fase?
Programmi Tv monocorde da troppo tempo. Nel periodo più drammatico degli ultimi anni , dove si parla di fase 1 e fase 2, anche la tv vive di fasi
Programmi Tv monocorde da troppo tempo. Nel periodo più drammatico degli ultimi anni , dove si parla di fase 1 e fase 2, anche la tv vive di fasi. Nel corso degli ultimi due mesi abbiamo assistito ad un vero e proprio rallentamento sulla programmazione televisiva. Palinsesti completamente stravolti, ai quali le maestranze della tv hanno cercato di dare lustro modificandone a volte i titoli. Oppure alternando e riproponendo repliche già viste e riviste. Tutto ciò apparentemente sembra aver sminuito la continua battaglia per l’ambita conquista dello share. Ma solo apparentemente, in quanto appena l’enorme macigno del Covid 19 inizierà ad alleggerirsi, gli alibi per molti degli attuali programmi non saranno più plausibili. D’altronde se le vecchie repliche ottengono risultati strabilianti rispetto agli attuali format, qualche dubbio arriva.
Protagonista assoluto il Covid 19
Come anticipammo ad inizio pandemia, il Covid 19 televisivamente parlando ha giocato un ruolo determinante. Un ruolo da protagonista assoluto che quotidianamente si è rivelato il migliore alleato per gli strateghi dei palinsesti televisivi. Il piccolo schermo ha cavalcato l’onda degli aggiornamenti continui sui numeri della pandemia concedendo tutto lo spazio possibile e immaginabile. Cosa proporranno ai telespettatori, quando finalmente e speriamo prima possibile, il virus non farà più notizia? Ma quando inizierà la Fase 2 per la televisione? Altrimenti rischierà di andare fuori fase e soprattutto come si svilupperà la nuova fase televisiva? Riusciranno gli autori a proporre qualcosa di leggero che riesca ad appassionare con spensieratezza il pubblico televisivo? I telespettatori da mesi assistono passivamente ed esclusivamente a trasmissioni tristissime.
I programmi Tv d’intrattenimento
Di sicuro i programmi di intrattenimento capaci di appassionare grandi masse televisive, come Ballando con le stelle, L’isola dei famosi e il Grande fratello, verranno posticipati a lunghissima scadenza. Di conseguenza non sarà facile il compito di creare a breve termine qualcosa di nuovo, augurandoci che non sia la solita minestra riscaldata. Altrimenti gli addetti ai lavori dovranno prendere coscienza, che l’emergenza Covid 19 sia stata la protagonista assoluta della stagione televisiva sbaragliando tutti i record di share. Questo significherebbe una clamorosa debacle per il mondo della televisione e per chi gravita intorno ad esso.
Concordo molto con quanto è scritto in questo articolo e in altri tuoi su queste pagine. L’impressione è che le tv non abbiano alcuna voglia di rischiare, di fare anche pochi passi fuori dalla comfort zone del pollaio noto.
Peccato, perché la discontinuità imposta dal virus poteva rivelarsi, se cavalcata, una bella e proficua opportunità di svecchiamento.
Malinconicamente risuona l’illusa (o ipocrita a effetto) profezia-tormentone dei mesi del lockdown, “Nulla sarà più come prima”: il nuovo spaventa, chi lo produce e chi lo riceve.