Proposta Fdi: sepoltura dei feti abortiti. Non è richiesto il consenso dei genitori
Lo scandalo dei cimiteri dei feti mai nati sembra continuare: sepolture senza il consenso sotto le 28 settimane
Dopo un anno, si ripete la stessa storia. Lo scandalo dei cimiteri dei feti mai nati sembra continuare.
É stata proposta la legge che prevede la sepoltura dei feti, di età gestionale inferiore alle 28 settimane, a prescindere dalla volontà dei genitori.
La tumulazione in un cimitero cattolico diventerebbe una scelta obbligata a prescindere dalla volontà della donna.
Una proposta di legge analoga, a quella regionale, presentata in Abruzzo dal governatore di Fratelli D’Italia, Marco Marsilio, ora ferma alla Commissione Sanità.
La proposta di legge
L’iniziativa, firmata dal senatore Luca De Carlo, depositata lo scorso 17 novembre, presenta in Parlamento un testo che chiede di modificare l’articolo 7 del regolamento di polizia mortuaria, dove la sepoltura del feto, prevista dalla norma, è discrezionale, legata alla richiesta dei genitori.
il Comma 2 dell’articolo originale prevede che:
“qualora il feto abbia un’età compresa tra le 20 e le 28 settimane di gestazione, prevede sia l’Asl a occuparsi di seppellirlo. Nel caso di presunta età inferiore alle 20 settimane, invece, la tumulazione è facoltativa e la richiesta deve essere compilata dai genitori entro 24 ore dall’espulsione del feto“.
Su questo punto si vuole intervenire:
“in caso di aborto verificatosi presso una struttura sanitaria, anche quando l’età presunta del concepito è inferiore a 28 settimane e pari o superiore a novanta giorni, qualora i genitori o i parenti fino al secondo grado non provvedano o non lo richiedano entro quindici giorni, l’inumazione, la tumulazione o la cremazione è disposta, a spese della Asl competente per territorio, un’area cimiteriale dedicata alla sepoltura dei bambini mai nati”.