Prostitute Roma Prati, Crepet: “Puttanieri e idioti ci sono sempre stati”
Il sociologo Crepet: “Mi chiedo da uomo cosa possa esserci di interessante nel cercare una donna prostituta col telefonino e pagarla”
Uomini stressati, alla ricerca di un brivido, un guizzo di evasione dalla realtà coniugale quotidiana. E’ principalmente questo, secondo la testimonianza di chi osserva la questione da vicino, l’identikit del cliente abituale di una escort.
Avvocati, commercialisti, notai. Ma non solo. Tanti clienti per decine di donne che svolgono questa tipologia di mestiere in case in affitto, spesso mettendo annunci su piattaforme online del sesso.
All’indomani però della tragedia consumatasi a Roma, in una zona centrale come Prati e avente come protagoniste tre prostitute, si registra un forte timore da parte di chi ogni giorno lavora attraverso il proprio corpo, esponendosi evidentemente a una serie di rischi.
Il Codacons intanto segnala che è un fenomeno in netto aumento con il numero dei clienti abituali, che hanno raggiunto quota tre milioni. Un dato in crescita parallelamente al fenomeno della prostituzione che, nonostante crisi economica e effetti della pandemia, risulta aumentato del 23,8% con un numero di circa 90.000 donne a svolgere questo mestiere.
Disagio emotivo, disturbi relazionali, tratti accentuati di mascolinità violenta, personalità narcisistica e predilezione nei confronti di rapporti privi di alcun coinvolgimento. Paiono essere questi i tratti comuni di chi decide di pagare per fare sesso. Quanto c’è di vero? Quanto la modernità con rapporti umani sempre più fragili, sempre più deteriorabili, incide su un fenomeno di questo tipo?
Per comprendere meglio i tratti di questa tendenza abbiamo intervistato il Prof. Paolo Crepet.
“E’ un fenomeno che c’è sempre stato” – dice il sociologo e scrittore – “Non diamo la colpa alla pandemia, all’insoddisfazione o ad altri luoghi comuni, altrimenti diventa un tiro a segno. Puttanieri ci sono sempre stati. Non è una categoria moderna, è antica quanto l’uomo”.
Per qualcuno però è un problema legato alla monotonia…
“E’ un problema di monotonia? E allora cambiate! Giovani uomini, se siete annoiati cambiate. Oggi si può. Forse in passato meno, ma oggi si può. Godetevi la libertà e soprattutto le responsabilità della libertà”.
Lei non crede possa essere un fenomeno acuitosi in virtù dei tempi? Tecnologia e social network possono aver incrementato la percentuale di fenomeni del genere?
“Sì, non lo metto in dubbio. Ma gli idioti ci sono sempre stati. Quelli che non hanno fantasia, quelli che non hanno gusto, ci sono sempre stati. Mi chiedo da uomo, cosa c’è di interessante nel cercare una donna col telefonino e pagarla?”.